La webzine chiude, ma il suo fondatore apre un blog sul rapporto tra politica, società e Rete.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-05-2005]
Quinto Stato, la webzine fondata da uno dei maggiori esperti italiani di sociologia della Rete Carlo Formenti e da due protagonisti dell'avventura di Clarence come Stefano Porro e Igino Domanin, è stato per più di due anni e mezzo un punto di riferimento importante, in Italia, per quanti guardano a Internet come un grande fatto di innovazione e l'occasione per costruire una società più libera e solidale e non solo come a un fatto di business.
Ora questa webzine è costretta a sospendere le pubblicazioni, dopo un periodo di aggiornamento a singhiozzi e il disimpegno di una parte del gruppo fondatore. Carlo Formenti nell'editoriale di addio dei lettori spiega molto sinceramente che anche il progetto di rilanciare Quinto Stato si è infranto nelle difficoltà economiche di mantenere un minimo di redazione professionale che potesse aggiornare il sito con continuità.
In questi anni Quinto Stato è stata protagonista di battaglie per la libertà della Rete come quella contro il decreto cosidetto "del Grande Fratello" sulla raccolta dei dati del traffico su Internet dei privati cittadini, contro il decreto Urbani e di riflessione su quale new economy e quale ruolo politico e sociale possano avere i nuovi lavoratori della conoscenza, informatici e operatori del Web ma non solo, spesso sfruttati e precari.
Anche Francesco Mollo, uno dei redattori di Quinto Stato continuerà il dialogo con i lettori sui temi dell'innovazione politica e sociale della Rete su un suo blog appena messo on line.
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