Telecom Italia continua nella propria politica di esternalizzazione del personale, incontrando la sempre maggiore resistenza dei lavoratori.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-07-2005]
A Milano l'8 luglio sciopereranno per l'intera giornata i lavoratori della Telepost, la società costituita da Telecom Italia, insieme a TNT Mail e ad altri partner, per la gestione di servizi postali e documenti.
Si tratta di un'azienda a cui Telecom Italia ha ceduto 150 dipendenti costretti a lasciarla, in base all'articolo 2112 del Codice Civile sulle cessioni di ramo d'azienda e che, secondo le intenzioni di Telecom Italia, avrebbe dovuto servire le esigenze del Gruppo e offrire servizi analoghi sul mercato, cosa che in due anni circa non è ancora avvenuta.
Questi lavoratori buttati fuori da Telecom Italia hanno perso numerosi diritti contrattuali; da qualche tempo la direzione Telepost ha cominciato una politica repressiva nei confronti del personale, rimuovendo gli stessi responsabili delle sedi territoriali e prendendo provvedimenti disciplinari contro altri responsabili, colpevoli, secondo il management, di avere la mano leggera con il personale.
Per impedire a Telecom Italia questo modo surrettizio e subdolo di ridurre il personale, evitando le scelte impopolari dei licenziamenti (non giustificabili per un gruppo che macina miliardi di euro di utili), il sito Esternalizzati, autogestito da lavoratori esternalizzati da Telecom, lancia un appello, sottoscrivibile online, per chiedere la modifica dell'articolo 2112 del Codice Civile, che permette l'outsourcing selvaggio e, più in generale, una modifica dell'attuale legislazione sul lavoro flessibile.
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