Il software per telefonia su Internet si piega alle richieste del governo Cinese.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-01-2006]
Anche Skype, dopo Yahoo e Microsoft, accetta di collaborare con la politica di censura e di repressione sistematica della libertà sul Web portata avanti con sempre più rigore dalle autorità della Cina Popolare.
Secondo l'ultimo numero di Business Week, i manager di Skype in un primo momento non volevano accettare la richiesta cinese di filtrare le parole considerate "politicamente scorrette", tipo Dalai Lama o Fanlu Gong (la setta religiosa basata sulla ginnastica che ha più di cento milioni di adepti e che il governo cinese combatte anche con il carcere e la tortura). Ma poi, per timore che la grande muraglia elettronica bloccasse tutte le telefonate VoIP verso la Cina, hanno capitolato.
In pratica il sistema coprirà automaticamente con una sorta di "miagolio" elettronico, o per meglio dire con un calo di voce, le parole "proibite" nelle telefonate via VoIP.
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