Secondo Andrew Morton, maintainer del ramo "mm" di sviluppo del kernel, i bug nella versione 2.6 di Linux stanno aumentando e occorre fare subito qualcosa.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-05-2006]
"I believe the 2.6 kernel is slowly getting buggier: Credo che il numero di bug del kernel 2.6 stia lentamente aumentando". Non sono parole del comunicato di un'azienda ostile a Linux o di qualche fanatico le cui esternazioni hanno divertito l'Olimpo Informatico, ma è l'opinione espressa da Andrew Morton al LinuxTag, che si è svolto nei giorni scorsi a Wiesbaden, in Germania.
Il LinuxTag è forse l'evento/fiera/conferenza più importante al mondo per quanto riguarda Linux, e Andrew Morton è uno dei "pezzi grossi" nello sviluppo del kernel di Linux: è da lui e dal suo ramo di sviluppo (identificato con la sigla "mm") che passano le patch che, una volta considerate sufficientemente stabili, finiscono poi nel kernel stabile approvato da Linus Torvalds. Quindi, probabilmente, sa quel che dice.
Il fatto è - spiega Morton - che i bug aumentano più velocemente di quanti se ne riescano a trovare e risolvere, e che quelli riguardanti il codice per hardware vecchio vengono per lo più ignorati dai programmatori stipendiati dalle compagnie che con Linux creano il proprio business, più interessate al supporto di nuove periferiche che alla manutenzione dei driver di quelle che ormai non si vendono più, anche se possedute da parecchia gente.
Gli utenti devono preoccuparsi per queste dichiarazioni? Niente affatto: più che angosciarsi per la presenza di bug nel kernel dovrebbero rallegrarsi del fatto che chi si occupa dello sviluppo pensa a fornire un software stabile e garantire supporto anche a chi si trovi ad usare hardware non recente, anche prendendo decisioni apparentemente drastiche come fermare lo sviluppo per far spazio al debug.
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