Un sedicenne è stato arrestato con l'accusa di essere un pirata informatico, mentre aveva solo sbagliato rete.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-11-2008]
Secondo quanto riporta The Register, la polizia del Lincolnshire ha arrestato un sedicenne con l'accusa di aver forzato la connessione Wi-Fi del suo vicino di casa.
La polizia era stata allertata dal vicino: questi, notando che la connessione a Internet era più lenta del solito, aveva chiamato un amico a investigare.
L'amico aveva visto l'assegnazione di un indirizzo Ip da parte del router a un computer chiamato con lo stesso nome del ragazzo, e aveva concluso che questi si era introdotto nella rete wireless.
Così, alle nove di sera dello scorso 5 ottobre, i poliziotti hanno arrestato il ragazzo, che è stato trattenuto e interrogato fino quasi a mezzanotte, quando il padre aveva potuto riportarlo a casa su cauzione in attesa di ulteriori indagini.
Le indagini non sono mai avvenute: dopo dieci giorni una lettera nella cassetta della posta annunciava la caduta di ogni accusa, la cancellazione della cauzione e la fine del caso, senza ulteriori spiegazioni.
Il ragazzo ha ammesso che potrebbe aver sbagliato nel cliccare sulla rete alla quale connettersi: nella sua zona ce ne sono 7, di cui ancora 2 non protette, come probabilmente era quella del vicino fino a prima dell'intervento della polizia.
Né avrebbe ragione di mentire: la rete wireless di casa sua è sempre stata in funzione e disponibile.
Difficile anche assimilare il sedicenne a un cracker o a un hacker: non è nemmeno in grado di cambiare il nome del proprio computer, che infatti è stato impostato dal padre.
E proprio il padre ha deciso di non lasciare cadere la vicenda, presentando una denuncia per arresto e detenzione illegali e richiedendo i documenti contenenti le testimonianze del vicino e dell'amico, in base alle quali la polizia ha ritenuto necessario intervenire subito anziché procedere prima a una verifica.
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