Braccio di Ferro fa a cazzotti col copyright (e vince)

A settant'anni dalla morte dell'autore del fumetto, i diritti d'autore sul celeberrimo Popeye sono scaduti e chiunque può utilizzarne l'immagine. Ma non negli Usa.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-01-2009]

Popeye pubblico dominio 70 anni Elzie Segar

Poco più di settant'anni fa, nel 1938, moriva Elzie Segar. Il nome di questo cartoonist americano non dirà probabilmente niente a molti ma la sua creatura più famosa, Braccio di Ferro (in originale Popeye), è sicuramente più conosciuta.

Che siano passati più di 70 anni dalla morte dell'autore diventa importante poiché, per le leggi che regolano il copyright nell'Unione Europea, ora l'immagine di Popeye è di pubblico dominio.

Dal 1 gennaio 2009, chiunque può creare oggetti di merchandising (cartoline, magliette, poster), nuove storie e qualunque altro prodotto abbia per protagonista il marinaio creato nel 1928 senza dover rendere conto a nessuno, basta che non ne usi il nome e che sia nel Vecchio Continente.

Non è del tutto chiaro, invece, se Braccio di Ferro possa apparire in abbinamento ad altri prodotti (giocattoli o oggetti per i quali venga usato come testimonial): secondo alcuni esperti di legislazione sul diritto d'autore questa potrebbe essere una violazione di marchio registrato. La questione verrà risolta non appena una qualsiasi ditta produttrice di spinaci in lattina ci proverà.

Se l'immagine è di pubblico dominio, il nome Popeye è invece ancora di proprietà della King Features Syndicate e pertanto non può essere liberamente utilizzato.

Le leggi statunitensi sul diritto d'autore prevedono una durata differente: occorre che trascorrano 95 anni dalla morte dell'autore per far sì che un'opera diventi di dominio pubblico; per gli americani se ne riparla, quindi, nel 2024.

Un anno prima, nel 2023, scadrà negli Stati Uniti anche il copyright su Mickey Mouse (o Topolino, come si chiama da noi), a meno che la Disney non riesca a ottenere una proroga dal Congresso, come già accaduto in passato.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 8)

Hai ragione. Però mi sembra anche logico che uno debba conoscere la legge di uno Stato anche se non è il suo se vuole commerciarvi qualcosa; se ho interesse a vendere un libro in un Paese straniero dovrò informarmi sulle leggi di quel Paese. E' però un informarsi a proprio vantaggio e che consente un guadagno. Mi sembra meno giusto che... Leggi tutto
8-1-2009 14:53

Ma appunto applicando in ogni stato la legge dello stato in qeustioen che un cittadino deve conoscere la legge di tutti gli stati. Es. se io scrivo un libro, mi trovo costretto a conoscere la legge di tutti i paesi. (Ad es. se nel paese X c'è la legge che dice che il copyright scade dopo solo 4 anni a meno che io non scriva... Leggi tutto
7-1-2009 11:38

E' vero che ci sono casi in cui uno Stato cerca di imporre la propria legge in un altro Stato, ma di solito le si considerano situazioni di guerra. In tempo di pace non si impongono leggi ad altri Stati, al massimo si possono fare pressioni... Insomma, se un tribunale di un Paese sperduto decide che sono colpevole di un qualche reato... Leggi tutto
7-1-2009 04:34

Come no, gli USA si considerano competenti per qualunque cosa riguardi gli stati uniti e i suoi cittadini. anche all'estero (a volte mandano anche i marines - o la Delta Force, come nel caso del cittadino USa ucciso durante il dirottamento della nave Achille Lauro) Considera che se fai causa negli USA, è il tribunale USA a decidere se... Leggi tutto
6-1-2009 21:46

Credo che la convenzione di Berna riconosca agli autori stranieri gli stessi diritti d'autore di quelli nazionali, non penso che sarebbe molto logico riconoscere quelli che hanno in altri Stati! E difficilmente possono farmi causa negli USA per qualcosa compiuto in Italia... Il nome Popeye non è "scaduto" perché è un marchio... Leggi tutto
6-1-2009 20:15

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