I discografici americani avevano promesso di non perseguire più i singoli utenti, invece ne hanno denunciati a centinaia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-02-2009]
Lo scorso dicembre l'Associazione dei discografici americani aveva promesso che non avrebbe più perseguito gli utenti privati scoperti a condividere file protetti da copyright tramite il peer to peer. Non era diventata buona: semplicemente preferiva concentrarsi sui provider. Ora si sa che mentiva.
Dopo l'annuncio del 21 dicembre e dopo la consegna al Congresso Americano di una lettera, datata 23 dicembre, in cui affermava che sin da agosto aveva abbandonato le cause contro i singoli, la Riaa ha dato il via a altri 40 procedimenti giudiziari; contando da agosto, poi, si scopre che gli utenti denunciati sono centinaia.
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