The Pirate Bay alla sbarra in tribunale

I quattro gestori del più usato tracker BitTorrent rischiano fino a due anni di prigione nel processo che inizia lunedì.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-02-2009]

The Pirate Bay processo Stoccolma

Hans Fredrik Neij, Gottfrid Svartholm Warg, Peter Sunde e Carl Lundström, le persone dietro The Pirate Bay, dovranno affrontare da lunedì un processo in patria per violazione di copyright.

Non è la prima volta che il tracker Torrent svedese viene messo sotto accusa dalle autorità - la vicenda italiana che ne ha comportato l'oscuramento temporaneo non risale a molto tempo fa - ma questa volta il tribunale di Stoccolma potrebbe condannare i suoi gestori a due anni di prigione.

"The Pirate Bay non è soltanto un motore di ricerca. È parte attiva di un'azione mirata a rendere disponibile materiale protetto da copyright": è questa l'opinione del pubblico ministero Håkan Roswall, che ha richiesto danni per 1,2 milioni di corone (più di 110.000 euro).

La Baia, tramite il sito, risponde invece che sui server sono conservati soltanto i file torrent ma nessun materiale protetto da diritto d'autore. Peter Sunde è ancora più esplicito: "È un'idiozia. Non c'è alcuna base legale".

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (5)

Infatti c'è il rischio anche della galera, cosa che non c'è nei processi civili. Leggi tutto
14-2-2009 18:45

Semplice, violare il diritto di autore è un reato penale, e come tale viene ad essere soggetto al processo penale istruito da un publico accusatore. La differenza tra svezia ed italia e che li non vi è l'obbligo assoluto ed imperativo di istruire un processo ma lasciato alla discrezionalità della pubblica accusa. Nei processi penali... Leggi tutto
14-2-2009 18:00

Dal moderatore del forum Peer to peer non mi aspettavo questo commento... Leggi tutto
14-2-2009 16:46

Il copyright è un'assurda boiata, nato per tutelare gli individui, gli autori, è diventato lo strumento di oppressione delle major. Però dell'articolo non ho capito una cosa. Che c'entra il pubblico ministero con i danni? Il pubblico ministero persegue lo scopo di condannare i colpevoli che hanno danneggiato la società e la... Leggi tutto
14-2-2009 15:52

Se hanno sbagliato è giusto che paghino, però andare in galera lo trovo assurdo. Chissà come andrà a finire :shock:
13-2-2009 17:14

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quali sono i rischi maggiori del cloud computing?
Distributed Denial of Service (DDoS): cresce l'impatto dei tempi di indisponibilità di un sito web, che possono costare perdite di milioni di euro in termini di introiti, produttività e immagine aziendale.
Frode: perpetrata da malintenzionati con l'obiettivo di trafugare i dati di un sito e creare storefront illegittimi, o da truffatori che intendono impadronirsi di numeri di carte di credito, la frode tende a colpire - prima o poi - tutte le aziende.
Violazione dei dati: le aziende tendono a consolidare i dati nelle applicazioni web (dati delle carte di credito ma anche di intellectual property, ad esempio); gli attacchi informatici bersagliano i siti e le infrastrutture che le supportano.
Malware del desktop: un malintenzionato riesce ad accedere a un desktop aziendale, approfittandone per attaccare i fornitori o le risorse interne o per visualizzare dati protetti. Come il trojan Zeus, che prende il controllo del browser dell'utente.
Tecnologie dirompenti: pur non essendo minacce nel senso stretto del termine, tecnologie come le applicazioni mobile e il trend del BYOD (bring-your-own-device) stanno cambiando le regole a cui le aziende si sono attenute sino a oggi.

Mostra i risultati (1372 voti)
Aprile 2024
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
WhatsApp e Messenger aprono agli altri servizi di chat
Permainformatica
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 20 aprile


web metrics