Permettere ai motori di ricerca di comprendere le strutture del linguaggio è la chiave per far pulizia nella sterminata quantità di risultati che attualmente propongono.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-09-2008]
Tanta gente non sa usare Google: ci sono molte persone che non riescono a trovare quello che stanno cercando perché inseriscono delle chiavi troppo generiche e non sanno raffinare le ricerche.
Quando però i motori di ricerca tradizionali adotteranno i cosiddetti motori semantici, chiunque sarà in grado di recuperare in poco tempo e con precisione l'informazione necessaria: ci penserà il software a ripulire i risultati da tutto ciò che non c'entra.
Un motore semantico è in grado di analizzare una frase e, sfruttando i propri database e algoritmi, cogliere la struttura del linguaggio. Ciò permette svariate applicazioni, dalla proposizione di sinonimi a capire le somiglianze grammaticali tra frasi diverse. E cogliere ciò che è importante in una ricerca fatta usando parole imprecise.
Cognition si presenta come "la più grande mappa semantica della lingua inglese" che raccoglie più di "10 milioni di connessioni semantiche". Il frutto degli sforzi di Cognition confluisce in prodotti come CognitionSearch for the Enterprise e eDiscovery, sistema dedicato agli studi legali "per trovare velocemente e con efficienza documenti incriminanti".
Eeggi, invece, è una realtà più piccola. Fondata dal teorico dei numeri primi Franck Bandach, sfrutta un algoritmo matematico in grado di capire, per esempio, che se si cerca "Mary kissed John" non si sta cercando "John kissed Mary".
Può sembrare banale, ma i motori di ricerca attuali non sono in grado di distinguere tra l'una e l'altra frase e propongono risultati per entrambe, complicando la vita degli utenti.
Bandach sostiene di aver ormai inserito la maggior parte della lingua inglese nel proprio sistema, e di aver cominciato da quella "perché è difficile. Solo il finlandese è più difficile". Prossimamente si metterà al lavoro sul tedesco, promettendo rispetto ai concorrenti un minor impiego della Cpu.
Se per adesso questa tecnologia è ancora agli inizi, con questi ritmi di sviluppo presto nuovi strumenti si affacceranno per i webmaster e per gli utenti, che diverranno comuni proprio come ora lo sono le utilità di controllo ortografico.
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