Disponibile un tool per misurare la Net Neutrality del proprio provider, verificando per esempio se mette dei filtri al peer to peer.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-01-2009]
La questione dei filtri applicati dai provider alle applicazioni peer to peer non è esclusivamente italiana, anzi. In America, la scoperta del comportamento poco chiaro di alcuni provider (come la vicenda che ha coinvolto Comcast) ha scatenato un piccolo putiferio.
Il problema è che gli Isp non parlano chiaro. E, se non lo fanno loro, gli utenti devono ingegnarsi per capire da sé che cosa non vada.
Con quest'obiettivo è nato il Measurement Lab, una "piattaforma aperta dedicata i ricercatori per fornire degli strumenti di misurazione di Interet", come si legge sul sito.
Dietro a M-Lab c'è Google (insieme a dei partner) che da sempre, nonostante alcune mosse sospette, si erge a paladino della Net Neutrality e da qualche tempo stava lavorando agli strumenti software per difenderla.
"Il nostro obiettivo è la trasparenza" - spiega Vint Cerf, chief Internet evangelist di Google e uno dei padri di Internet- "Il nostro intento è rendere disponibili maggiori informazioni a chiunque sia interessato a come funziona la rete a tutti i livelli".
Prossimamente altri due tool verranno attivati: DiffProbe, pensato per verificare le priorità assegnate ai diversi pacchetti di dati, e Nano, che cercherà eventuali penalizzazioni applicate a specifici utenti, programmi o destinazioni.
I servizi di M-Lab si trovano ancora nella fase iniziale: per ora sono solo 3 i server che li ospitano e pertanto l'uso da parte di molte persone non è possibile. L'obiettivo, però, è di abilitare al più presto altre 33 macchine.
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