Lo spot dei Chromebook prende in giro gli errori e i virus di Windows e macOS

Chrome OS è immune da tutto ciò, dice Google.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-08-2018]

spot chromebook windows macos

Quale è il modo migliore di promuovere il proprio prodotto? Denigrare quelli altrui.

Così almeno sembra pensarla Google che, per pubblicizzare i portatili Chromebook, ha ideato uno spot di un minuto pressoché completamente basato sui problemi di Windows e macOS.

Messaggi d'errore, virus, Bsod (schermi blu della morte), attese misteriose: non manca praticamente niente di quelli che sono percepiti (non senza ragione) come i problemi dei sistemi operativi concorrenti.

Di contro, naturalmente, Chrome OS fa bella figura, mostrandosi non soltanto semplice da usare ma anche già dotato della protezione dai virus, capace di aggiornarsi da solo, ricco di applicazioni grazie all'ecosistema Android e in grado di offrire un'autonomia pari a un'intera giornata di lavoro.

Di certo non è il caso di scandalizzarsi per quello che pare essere in fondo un divertito attacco frontale alla concorrenza. Soltanto, molte delle critiche mosse a Windows e macOS non sono proprio al passo con i tempi.

In fondo, aggiornamenti automatici e protezione integrata dal malware fanno ormai parte anche dei sistemi criticati (anzi, quando si parla di Windows 10 gli aggiornamenti sono una presenza decisamente ingombrante), e anche la durata della batteria dei portatili con Windows e dei MacBook non ha molto da invidiare a quella dei Chromebook.

D'altra parte, è evidente ciò cui Google punta nello spot, dedicato al mercato americano: mettere in cattiva luce i concorrenti nel momento in cui le famiglie che devono acquistare un portatile per le necessità scolastiche dei figli iniziano a valutare le alternative. Se poi ciò sia una mossa corretta è un altro discorso.

Qui sotto, il video.

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