La disposizione dei canali premia le TV generalisti e svantaggia le emittenti locali. A rischio il calendario degli switch off.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-08-2011]
Un'emittente locale - la napoletana Canale 34 - potrebbe mettere a rischio la marcia del digitale terrestre.
Tutto è iniziato con il ricorso al TAR del Lazio, portato avanti da Canale 34, contro la delibera 366/10 dell'Agcom.
Con quell'atto l'Autorità fissava la numerazione predefinita dei canali digitali (LCN, Logical Channel Number), basandosi sulle graduatorie stilate dai Corecom (Comitati Regionali per le Comunicazioni) che hanno assegnato i numeri da 1 a 9 e dal 20 alle televisioni generaliste nazionali.
Questa disposizione ha scatenato l'opposizione delle TV locali: il Comitato Radio TV Locali spiega che «decidere che il riferimento siano graduatorie che premiano sostanzialmente chi ha più dipendenti e giornalisti non c'entra per nulla con le abitudini e preferenze degli utenti, unico criterio sancito nel Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi».
Si spiega dunque così il ricorso di Canale 34, che ora il TAR ha accolto con due motivazioni: la prima riguarda i 15 giorni fissati dall'Agcom per la definizione della LCN, giudicati troppo pochi.
La seconda riguarda invece i Corecom, che secondo il TAR non erano l'organo competente per stabilire le preferenze degli utenti, in base alle quali stilare la LCN.
l'Agcom ora si è già rivolta al Consiglio di Stato per ottenere una sospensione della decisione del Tribunale Amministrativo del Lazio; in caso contrario, secondo l'Autorità, si rischia di creare ostacoli seri all'adozione del digitale terrestre nelle regioni in cui ancora lo switch off non è avvenuto.
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