Sottratte informazioni personali e numeri di carte di credito, insieme a 40 Gbyte di codice sorgente.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-10-2013]
Codice sorgente e dati personali, per la precisione 40 Gbyte di codice sorgente e le informazioni relative a quasi 3 milioni di utenti.
È questo il bottino trafugato dai criminali informatici che nelle scorse settimane hanno violato i server di Adobe, facendo man bassa di tutte le informazioni alle quali sono riusciti ad avere accesso.
Secondo gli esperti di sicurezza dell'azienda, tutto è cominciato verso la metà di agosto, quando un attacco pare essere stato portato contro i sistemi di gestione delle transazioni con gli utenti.
È da lì che provengono i dati personali rubati, tra i quali - oltre a nomi e cognomi - ci sono dati di registrazione e informazioni relative alle carte di credito, sebbene Adobe per ora ritenga che i codici non siano stati ottenuti in chiaro.
A scanso di equivoci, comunque, l'azienda sta contattando gli utenti fornendo istruzioni e raccomandazioni e informandoli di aver proceduto a un reset delle password.
Per quanto riguarda il codice sorgente, invece, esso riguarda software come Acrobat, Coldfusion e Coldfusion Builder. Ciò che i tecnici temono è che l'analisi del software fornisca gli strumenti per aggirare le protezioni integrate nei programmi.
«Temiamo che la diffusione degli algoritmi di cifratura, di altri meccanismi di sicurezza e di vulnerabilità del software possano essere usati per aggirare le protezioni che tutelano i dati di individui e aziende» ha spiegato Alex Holden di Hold Security, tra i primi ad aver scoperto l'attacco. «Questo attacco potrebbe aver aperto la strada a una nuova generazione di virus, malware ed exploit».
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|