I nuovi processori Broadwell Core M per notebook e tablet sempre più veloci.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-09-2014]
Dopo un'apparizione in anteprima al Computex di maggio, i nuovi processori Core M di Intel si sono presentati ufficialmente all'IFA di Berlino.
I Core M sono processori della famiglia Broadwell, termine con cui si identifica l'architettura successiva ad Haswell, ossia quella delle attuali CPU Core di quarta generazione.
Tutti i processori Broadwell sono costruiti a 14 nanometri (anziché a 22 come gli Haswell), ma i Core M hanno una destinazione specifica: i dispositivi mobili.
Essi sono stati infatti creati per poter produrre portatili sempre più sottili e leggeri, sino ad arrivare al minimo visto sotto forma di prototipo proprio al Computex, dove Intel presentò un ibrido tablet/laptop spesso appena 7,2 millimetri (ossia praticamente quanto un iPhone 6, che ha uno spessore di 7,1 millimetri).
I Core M non sostituiscono quindi gli Haswell a voltaggio standard (a questo scopo arriverà un'altra serie di processori Broadwell nel corso del 2015) ma la serie Haswell-Y di processori Ultra Low Power; non a caso sono conosciuti anche come Broadwell-Y.
L'adozione dei Core M permette una miniaturizzazione dei componenti degli ultraportatili: le dimensioni delle schede madri calano del 25%, e quelle del die del processore scendono del 37% rispetto alla generazione precedente.
Se poi gli Haswell-Y avevano un TDP di 11,5 Watt, i Core M arrivano al massimo a 6 Watt, e secondo Intel il TDP tipico dei prodotti immessi sul mercato sarà di 4,5 Watt.
Tutto ciò si tradurrà nella possibilità di realizzare dispositivi completamente privi di ventole e in un'estensione dell'autonomia, che aumenterà di 1,7 ore; chi ne trarrà maggior beneficio - sostiene l'azienda di Santa Clara - sarà la riproduzione di video in alta definizione.
In più, aumenteranno le prestazioni: i nuovi processori saranno il 50% più veloci e anche il reparto grafico migliorerà sensibilmente grazie al chip integrato Intel HD5300, il quale fornirà un aumento del 40%.
I Core M offriranno poi supporto alle specifiche Wireless Display 5.0, alla tecnologia Smart Sound (che permette di attivare il computer con la voce), ai dischi PCIe e allo standard WiGig per il docking wireless.
Nel corso dei prossimi mesi usciranno oltre 20 modelli di CPU Core M, ma la prima "infornata" comprenderà soltanto 3 versioni: i modelli 5Y10, 5Y10a e 5Y70, illustrati in tabella.
I prezzi dei primi ultraportatili con queste CPU non saranno, almeno nell'immediato, particolarmente contenuti (si parla di circa 800 dollari); Intel afferma che in seguito potranno calare e far sì che il prezzo di un dispositivo basato su Core M si aggiri intorno ai 600 dollari.
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