La legge antipirateria centra un bersaglio

Sgominata una banda di duplicatori abusivi di programmi protetti, ma la sanzione è solo amministrativa.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-11-2009]

dp

Sanzioni per oltre 2.700.000 euro al titolare di una centrale di duplicazione illegale di opere protette dal diritto di autore; brani musicali, software e filmati sulle decine di migliaia di Cd e Dvd sequestrati dalle Fiamme Gialle di Venezia a un produttore di supporti ottici e magnetici, accusato di "arrotondare" le proprie entrate mediante la copia di opere violando l'art. 171 della Legge 22 aprile 1941 n. 633.

Plaudono ovviamente le organizzazioni (SIAE in testa) che tutelano gli interessi degli editori e si congratulano con le forze dell'ordine che hanno condotto a termine un'operazione brillante e soprattutto utile per cercar di arginare un malcostume, sempre più sfruttato dalle varie organizzazioni delinquenziali, andando a colpire una delle centrali di produzione dell'illecito invece del solito consumatore finale.

Nel caso specifico si è trattato della conclusione di un'operazione internazionale ad ampio respiro, che ha visto il coinvolgimento di varie forze di polizia a livello europeo; e se il fatto è la prova dell'esistenza di una lodevole cooperazione sovranazionale, non si può sorvolare sul fatto che, tra tutte le possibili sedi dove varare l'illecito business, sia stato scelto proprio il nostro Paese.

Non si può non rilevare come le sanzioni pecuniarie siano una volta di più esagerate, nell'intento di essere in qualche modo risarcitorie, mentre già in partenza si sa che le esecuzioni faranno il classico buco nell'acqua; meglio assai sarebbe invece ripristinare l'equazione che vede tramutati in "n" giorni di detenzione gli "x" euro di ammenda non pagati.

Con l'obbligo, ovviamente, di risarcire l'erario per le spese di detenzione con lavori socialmente utili; sul fronte opposto, sarebbe ora di liberalizzare anche la diffusione delle opere protette tutte le volte che la loro conoscenza costituisca un fatto culturale, compreso il software che per legge dovrebbe assere cedibile per un ammontare non superiore a un decimo dell'ordinario prezzo di vendita, quando venisse sostituito sugli scaffali da un prodotto più evoluto.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

come al solito.... NON serve una megamulta ogni x anni, servono minimulte continue.... ma già, per fare tante minimulte bisogna lavorare, non stare a scaldare scrivanie :roll:
20-11-2009 12:11

{pippolo}
ua ua ua ... se avesse avuto 2.700.000 euro non si sarebbe messo a copiare cd, penso che la siae rimarra' ancora una volta a bocca asciutta
20-11-2009 00:48

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