Videogiochi, è meglio avercelo grosso (il cervello)

Le dimensioni di alcune parti del cervello ci dicono se saremo più bravi a imparare nuove abilità.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-01-2010]

Cervello videogiochi nucleo caudato putamen

Non tutti riescono bene con i videogiochi: ci sono quelli che sembrano dotati di un'abilità naturale e quelli che invece, per quanto si impegnino, dopo aver appreso i primi rudimenti restano a un livello non particolarmente eccellente.

Secondo uno studio compiuto all'Università dell'Illinois, c'è una ragione per queste differenze, da ricercare nel diverso sviluppo di alcune aree del cervello: il nucleo caudato, il putamen e il nucleo accumbens.

I ricercatori hanno studiato 39 adulti (10 uomini e 29 donne) tra i 18 e i 28 anni, che passassero meno di tre ore alla settimana a giocare con i videogiochi, e li hanno fatti giocare a Space Fortress.

A metà di loro è stato chiesto di concentrarsi sul raggiungimento del massimo punteggio facendo attenzione alle varie componenti del gioco, mentre all'altra metà è stato chiesto di variare periodicamente la strategia (un sistema chiamato addestramento a priorità variabile, ritenuto il più adatto per migliorare le abilità utili quotidianamente).

Secondo i risultati, i giocatori con un nucleo caudato e un putamen più grandi hanno ottenuto punteggi maggiori nell'addestramento a priorità variabile, mentre quelli con un nucleo accumbens maggiore hanno ottenuto risultati migliori nelle prime fasi dell'addestramento, indipendentemente dal gruppo: quest'ultimo risultato conferma la funzione del nucleo accumbens come parte del "centro ricompense" del cervello, legato al piacere del raggiungimento di un obiettivo.

Le altre due parti sono invece legate all'acquisizione di nuove abilità, e per questo chi ha putamen e nucleo caudato di dimensioni maggiori impara più velocemente durante tutto il periodo dell'addestramento.

Le informazioni così ottenute permettono non solo di capire meglio il funzionamento del cervello, ma anche di studiare tecniche sempre più efficaci per interagire con le persone affette da disturbi neurologici.

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Commenti all'articolo (1)

Ecco finalmente spiegato perchè non mi sono mai piaciuti i videogiochi.... a nessuno piace perdere, e io non vincevo mai, neanche al PONG! Sono proprio negato :roll:
24-1-2010 22:58

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