L'hacker aveva infettato più di 13 milioni di computer.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-07-2010]
C'è chi già l'ha definito l'hacker più pericoloso del mondo, certamente attirandosi con questa definizione l'ira dei "veri" hacker (o sedicenti tali), la cui maggiore ambizione sembra essere di distinguersi dai cracker almeno nel nome. Visto il successo della sua creatura, un buon grado di pericolosità gli va di sicuro attribuito.
Il soggetto in questione è noto solo con il nick Iserdo ed è stato arrestato a Maribor, in Slovenia, dalle autorità locali in collaborazione con l'FBI in quanto accusato di essere il vero autore della botnet Mariposa.
Finalmente le autorità sembrano arrivate al creatore del malware che ha creato una botnet di computer zombie che ha coinvolto, sin dalla sua creazione nel 2008, una buona metà delle 1.000 aziende presenti nella classifica di Fortune e una quarantina di istituti bancari d'importanza mondiale.
Iserdo non agiva infatti da solo: dopo aver creato il malware ha iniziato a venderlo via Internet a prezzi che andavano da 500 a 1.300 dollari; gli acquirenti potevano anche essere a digiuno di programmazione - come i loschi e non troppo svegli figuri arrestati in Spagna - e limitarsi a seguire il propagarsi dell'infezione oltre che, naturalmente, a raccoglierne i frutti.
L'FBI ha preferito non diffondere né il vero nome di Iserdo né i reati contestatigli ma, per bocca di Jeffrey Troy (vicedirettore della Cybercrime Division) ha espresso tutta la propria soddisfazione per l'arresto "del tizio che dà la mappa e gli arnesi da scasso e indica la casa da svaligiare nel vicinato".
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