Sviluppato al MIT, usa un pannello solare e una tecnica innovativa per rendere potabile l'acqua salata.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-10-2010]
Gli impianti di dissalazione attuali sono una risorsa preziosa perché permettono di ricavare acqua potabile (la cui quantità è tutt'altro che infinita) dall'acqua del mare e degli oceani.
Sfortunatamente si tratta di grandi installazioni che richiedono una grande quantità di energia per funzioanre; sarebbe utile poter disporre di dissalatori portatili e poco esosi in termini di energia, che diventerebbero preziosi, per esempio, per fornire acqua potabile nelle zone colpite da disastri.
Un progetto in sviluppo presso il MIT da qualche tempo è ora arrivato alla costruzione del primo prototipo: un dissalatore di dimensioni contenute e che può essere alimentato da un pannello solare grazie alla tecnologia innovativa utilizzata per togliere le impurità (e dunque anche il sale) dall'acqua.
In un giorno, l'impianto del MIT può produrre fino a 300 litri d'acqua, e non ha bisogno di trovarsi costantemente esposto a una forte luce solare: è stato progettato per regolarsi autonomamente in base alle condizioni di luce, riuscendo a funzionare, seppure a regime ridotto, anche in giornate nuvolose, regolandosi anche in base alla temperatura e alla richiesta d'acqua.
"Se c'è molto sole" spiega uno dei membri del team "il sistema funzionerà più velocemente e produrrà più acqua, ma continuerà a produrne anche se sarà nuvoloso".
Il dissalatore si candida dunque per poter fornire un contributo essenziale in quelle zone dove c'è abbondanza di acqua salata e povertà di energia elettrica.
Volendo pensare in scala più grande, il professor Steve Dubowsky, capo del progetto, ritiene che con soli 8.000 dollari si possa realizzare un dispositivo che fornisca quasi 4.000 litri d'acqua pura al giorno.
Qui sotto riportiamo il video che mostra il sistema del MIT all'opera durante una giornata parzialmente nuvolosa a Boston.
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