Se pensate che il vostro capo sia tra i peggiori, immaginate che cosa succederebbe se fosse addirittura un software.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-02-2011]
Da qualche tempo è in corso un esperimento al limite tra la fantasia e la realtà immaginata da Asimov.
Un gruppo di giornalisti, scienziati e programmatori, utilizzando le tecnologie di intelligenza umana distribuita di Amazon denominate Mechanical Turk, intende effettuare un processo unico nel suo genere.
Lo scopo dell'esperimento è utilizzare un software appositamente progettato per fungere da boss di un vasto numero di Turkers (i "lavoratori distribuiti" del Mechanical Turk di Amazon): questi, persone comuni, coordinate dal programma dovranno riuscire a creare un articolo di giornalismo scientifico svolgendo ognuna un piccolo compito assegnato loro dal programma.
Il progetto si chiama il My boss is a robot, e il cervelloni coinvolti in questa avventura includono la squadra di Niki Kittur, professore di Human Computer Interaction alla Carnegie Mellon University, esperti in tecnologia e scrittori free-lance tra i quali Jim Giles e MacGregor Campbell.
In passato alcuni informatici hanno già utilizzato il Mechanical Turk per creare un'enciclopedia vocale.
L'intero processo (per la verità molto semplice) era supervisionato da un software, non da esseri umani, ma le operazioni necessarie venivano assegnate ai Turkers.
Sulla base di questo successo potrebbe sembrare logico che i Turkers, supervisionati da un software, potrebbero davvero essere in grado di trasformare un documento di ricerca in un articolo di giornalismo scientifico di 500 parole (scopo, appunto, del progetto My Boss is a robot).
D'altra parte ci sono milioni di ragioni per cui questo meccanismo può fallire - ammettono Giles e Campbell - ma l'esperimento ha in primis lo scopo di generare conoscenza e discussione sull'argomento, anche se non riuscisse.
Già in passato iniziative analoghe hanno incontrato molteplici problemi, come per esempio il progetto "Bionic Jurnalism" di AOL, così chiamato per la fusione di competenze tra uomo e macchina.
Oppure possiamo ricordare CrowdFlower, che trae i suoi lavoratori proprio dal Mechanical Turk, o Samasource e CastingWords, specializzati in trascrizione.
Su quest'onda la startup CloudCrowd sta lavorando a una versione commerciale dell'esperimento My Boss is a robot, con lo scopo di offrire attraverso Servio, alcuni servizi che consentiranno alle imprese di acquistare dei post su alcuni blog tali da essere attuali, ad hoc su argomenti specifici e personalizzabili in base ad apposite specifiche fornite dal cliente.
My boss is a robot è un esperimento giovane, di cui i suoi creatori riferiscono passo passo lo sviluppo presso il sito del progetto.
La domanda più profonda cui i suoi creatori sperano di rispondere è se il processo di giornalismo stesso - e del resto quasi ogni altro tipo di lavoro legato alla conoscenza - possa essere scomposto in anticipo in tanti piccoli compiti distinti tali da poter essere gestiti da una macchina e non da un essere umano.
Qualunque siano i risultati di tale esperimento, i progressi fatti in questo settore suggeriscono che il futuro del lavoro, della conoscenza e dell'outsourcing, certo non sono confortanti nell'ottica di una pura e sana creatività.
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