Anche la Fiat licenzia per un'email

La Fiat licenzia un delegato Fiom-Cgil: aveva inviato dall'email aziendale una critica all'accordo di Pomigliano.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-07-2010]

fiat torino mirafiori

Si chiama Pino Capozzi, ha 32 anni, è un colletto bianco alla Fiat Mirafiori di Torino: 6° livello, lavora al Design ma è anche delegato sindacale della Fiom-Cigl e milita nel Pd di Nichelino.

Diciamo meglio che era un colletto bianco, perché ora è stato licenziato dalla Fiat dopo sei giorni di sospensione cautelativa: aveva inviato dall'email aziendale ai suoi 40 colleghi di reparto la lettera dei lavoratori Fiat di Tchy in Polonia che criticavano l'accordo di Pomigliano. Tale accordo, secondo loro, avrebbe sfruttato i lavoratori italiani né più né meno di come si fa in Polonia e invitavano i nostri lavoratori a unirsi nell'ostacolare la Fiat anzichè lasciarsi dividere.

Il delegato sindacale Capozzi aggiungeva un commento di condivisione dei contenuti della lettera e questo è bastato per farlo licenziare: avrebbe denigrato l'azienda usando mezzi interni e contravvenendo alla policy aziendale che proibisce l'uso dell'email aziendale per propaganda sindacale.

Capozzi ricorrerà contro il provvedimento. Intanto la Fiom-Cgil ha proclamato uno sciopero di quattro ore in tutti gli stabilimenti Fiat contro questa politica repressiva di Marchionne che, secondo La Fiom, ci riporta al clima degli anni'50 e, aggiungiamo, anche al clima della Polonia comunista degli anni '80 prima dell'estate di Danzica.

Precedenti del genere si erano verificati in Telecom Italia l'estate scorsa, quando un dipendente licenziato per motivi simili ha poi concluso un transazione (molto onerosa per Telecom, che ha voluto evitare il giudizio).

In Alitalia nel febbraio 2010 un dirigente sindacale e pilota, che era stato licenziato per aver inviato ai suoi colleghi una lettera di critica all'amministratore delegato Rocco Sabelli, è stato poi riassunto per ordine del giudice del lavoro di Roma.

Il giudice ha ritenuto che Alitalia era entrata in modo scorretto in possesso dell'email, che era circolata privatamente tra colleghi, e che le espressioni di critica rientravano, anche se dure, all'interno dei diritti costituzionalmente garantiti.

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Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 27)

Perfettamente d'accordo. Forse sarà proprio per l'eliminazione di quella classe di ceto medio. Ora forse le categorie sono sempre più vicine, ingenerando così la paura di perdere ancora di più, di cadere nella categoria inferiore. :-k Si dovrebbe capire che gli uni hanno bisogno degli altri e reagire con lo scontro non giova a nessuno.... Leggi tutto
19-7-2010 17:28

Vorrei spezzare una lancia (non ovviamente sulla schiena) di Alessandra Salimbene, per aver scritto: Ed è proprio questo il rischio: così non ne verremo mai fuori. Allo stesso modo, trovo che l'avvelenata di Freemind sia perfettamente condivisibile. Manca una cultura della classe imprenditoriale e altrettanto manca una cultura del... Leggi tutto
19-7-2010 13:30

Leggo i commenti e leggo... le solite lotte di classe. Tu contro di me, meglio io che te, ecc. Chissà quando noi italiani ci toglieremo l'anello dal naso e incominceremo a capire di essere sulla stessa barca. I cosidetti manager, imprenditori (*) (ma che imprendono?) ecc., quando lo capiranno che sono poco più di un semplice operaio? ... Leggi tutto
19-7-2010 12:01

8) Vedi digi, ne ho proprio le palle piene di vedere dei coglioni giocare a fare i manager sulle spalle degli altri. Causa il mio tipo di lavoro mi ritrovo a volte dentro aziende il cui gestionale è antidiluviano. Ora, questo software bene o male tira avanti ma non è assolutamente adeguato allo stato attuale dell'azienda che lo usa. In... Leggi tutto
17-7-2010 18:01

Lo dici "con orgoglio" nel senso che eri tu in quel governo di Sinistra? :shock: Leggi tutto
17-7-2010 17:52

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