L'adozione di Windows Phone 7 è il riconoscimento della penetrazione di Microsoft nei mercati emergenti. Ma è anche la dimostrazione della capacità di guardare serenamente al futuro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-02-2011]
Che la multinazionale finlandese fosse in grosse difficoltà col sistema operativo Symbian di fronte all'incalzare di smartphone sempre più avanzati e dotati di sistemi operativi sempre più "intelligenti" già si sapeva da tempo.
D'altra parte gli aggiornamenti del software, creato per operare soltanto su una specifica soluzione hardware, non riuscivano più a tenere il passo con la concorrenza e determinava costi ormai insostenibili per lo sviluppo, senza neppure la speranza di vendere a terzi il proprio sistema operativo.
Inoltre da tempo Nokia era corteggiata da Microsoft, che a fronte di un sistema operativo proprietario ma in piena evoluzione e riprogettato per fronteggiare i nuovi standard richiesti dagli utenti, non poteva sperare di avvicinarsi alle quote di mercato della concorrenza nel breve e medio periodo.
Secondo un'analisi di mercato condotta da Gartner, alla fine dal 2010 i telefonini basati su Windows Phone 7 superavano di poco il 4% a fronte di quasi il 23% accreditato ad Android, mentre il maggior fabbricante a livello planetario ha da mettere sul piatto anche altri numeri, a cominciare da alcuni specifici servizi come ad esempio OVI Maps, che potrebbe portare in dote a Microsoft unitamente all'esperienza maturata nello studio di MeeGo, per altro mai incoraggiato dal Intel.
E' inoltre risaputo che a suo tempo anche Google prese contatti col costruttore finlandese, contatti che, una volta rivelatisi infruttuosi a vantaggio di Microsoft, hanno fatto commentare acidamente a Vic Gundrota, transfuga di Redmond e ora vicepresidente della divisione Engineering di Google "Un'aquila non nasce dall'unione di due tacchini".
In effetti un aspetto negativo della nuova alleanza, rilevato dagli investitori che hanno penalizzato dal mercato azionario di Nokia, è costituito non tanto dalla relativa evoluzione di Windows Phone 7 quanto dalla perdita di indipendenza dell'accoppiata hard e soft che sin qui aveva caratterizzato Nokia e che del resto si è rivelata la scelta vincente di Apple.
Senza dubbio la nuova joint venture sembra favorire Microsoft, che di colpo scalerebbe quote di mercato inimmaginabili sino a qualche mese fa, mentre nell'immediato Nokia si gioverebbe di un sistema operativo da adattare all'hardware esistente, un attesa di svilupparne uno nuovissimo.
Perciò nel medio periodo potrebbe anche rivelarsi fondamentale l'esperienza sviluppata da Microsoft nel campo dei tablet, per non parlare della ultima impetuosa crescita di Bing, che percentualmente sta superando tutti i rivali nelle simpatie degli utenti della Grande Rete.
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