Genitori impreparati di fronte a pedofilia e cyberbullismo

Al via nelle scuole la campagna "Per un web sicuro": insegnerà a minori e genitori a contrastare i pericoli della Rete.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-10-2011]

Per un web sicuro Moige pedofilia bullismo

Parte oggi in 30 scuole medie di 5 regioni italiane (Lazio, Lombardia, Piemonte, Campagna e Puglia) il progetto Per un web sicuro, sostenuto dal Viminale e promosso dal Moige.

Si tratta di una campagna di sensibilizzazione su due pericoli che, stando agli ultimi dati diffusi dalla Polizia postale, minacciano in misura preoccupante i minori in rete: il bullismo e la pedofilia.

I numeri sono chiari e allarmanti: in questi 10 mesi del 2011 l'attività di contrasto alla pedofilia online conta 685 denunce, 554 perquisizioni, 39 arresti e oltre 16.000 siti monitorati.

Milly Carlucci, madrina dell'iniziativa che coinvolgerà circa 10.000 studenti e 21.000 adulti, spiega che per aiutare i ragazzi «bisogna parlare con loro, con parole vere, faccia a faccia, lontano dal computer». L'articolo continua qui sotto.

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Il problema della pedofilia si fa più serio perché con la diffusione degli smartphone anche tra i giovanissimi il controllo da parte dei genitori circa le abitudini di navigazione dei figli - già ridotto quando a Internet si accedeva solo dal PC - è praticamente scomparso.

L'uso incosciente dei social network, poi, crea una florida "riserva di caccia" in cui chi mira all'adescamento di ragazzini si muove con disinvoltura e accortezza: «Ci siamo resi conto che i profili dei ragazzi sui social network sono analizzati con attenzione dai potenziali aggressori. I giovani condividono moltissime informazioni su di sé: i loro interessi, le debolezze, i luoghi che frequentano. I pedofili studiano tutto questo, per pianificare l'approccio più personale possibile alla vittima» spiega il direttore della Polizia postale, Antonio Apruzzese.

La presenza di pedofili in Rete non è l'unico pericolo: anche il cyberbullismo sta conoscendo una nuova fase.

Le forme assunte da questo tipo di violenza oggi sono indirette e passano attraverso la condivisione di foto non volute sui social network alla diffamazione tramite commenti su Facebook e soci.

In numero sempre maggiore sono i minorenni che si comportano in questo modo ai danni di altri minori, in particolare i 16/17enni che compiono atti di bullismo online verso dodicenni, secondo i dati della Polizia.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 9)

è vero, inoltre oggi i bulli tendono ad una maggiore autoesaltazione basta vedere cosa filmano sui telefonini, e molti fanno finta di accogersene solo adesso.
3-11-2011 14:31

certo, nasce in gran parte dalla sub-cultura dell'indifferenza e dell'affermazione individualistica, e "dell'aver ragione a prescindere", cosa che appare ormai generale. e i ragazzi assorbono tutto quel che hanno intorno e lo imitano, soprattutto se viene da qualcuno che abbia verso di loro una qualsiasi posizione di potere. in... Leggi tutto
2-11-2011 19:17

Adesso ho capito, ma non sono d'accordo. Il bullismo si manifesta prevalentemente a scuola, ma nasce nella cultura delle famiglie, cultura che non ha come riferimenti i pensieri e le persone di maggior valore della società, ma gli opinion maker della TV. Il che spiega il tutto. Spiega anche il fatto che la scuola di oggi è di minor... Leggi tutto
2-11-2011 14:11

intendo che a fronte di tanti insegnanti bravi, che insegnano il rispetto rispettando per primi, ce ne sono altrettanti che esondano, apparentemente inconsapevoli che certi giudizi personali espressi dalla cattedra verso ragazzini che non corrispondono al loro modello ideale, oltre ad umiliarli inutilmente, hanno l'imprinting del... Leggi tutto
28-10-2011 23:58

Viminale + Moige + Carlucci = Ottima iniziativa di strumentalizzazione! :wink:
28-10-2011 20:56

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