Secondo una recente ricerca, la città affonda più velocemente di quanto si pensasse.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-03-2012]
Che Venezia corra il pericolo di sprofondare non è un mistero per nessuno; tuttavia, secondo uno studio condotto da ricercatori dell'Istituto Scripps di Oceanografia dell'Università della California a San Diego, Venezia, la velocità cui questo fenomeno si verifica sarebbe stata finora sottostimata.
Grazie a misurazioni condotte tramite GPS e interferometria satellitare, i ricercatori hanno scoperto che la città sprofonda mediamente di 1-2 millimetri all'anno, ma non solo: l'intera area della laguna si starebbe inclinando verso est di 1 o 2 millimetri ogni anno.
Lo sprofondamento è più accentuato nella zona sud (3-4 millimetri all'anno) rispetto alla zona nord (2-3 millimetri); il cedimento centro, invece, si assesta intorno al millimetro annuo.
Le cause di questa situazione sono diverse: da un lato ci sono le estrazioni di acqua dal sottosuolo avvenute in passato, che sarebbero state responsabili dell'abbassamento della città di 7 centiemtri; ora queste estrazioni sono state vietate, ma gli effetti permangono (come il compattamento dei sedimenti su cui Venezia poggia).
Dall'altro lato - come spiega Yehuda Bock, primo autore dello studio - «la componente principale è quella tettonica, con la placca adriatica che sta scivolando sotto gli Appennini, anche se il compattamento dei sedimenti sotto la città rimane un fattore importante».
La pubblicazione completa della ricerca avverrà il 28 marzo, e solo allora la si potrà considerare nella sua interezza, soprattutto valutandone i metodi; misurazioni di questo tipo presentano sempre dei margini di errore.
Intanto, comunque, sono già allo studio diversi piani per evitare lo sprofondamento della città; uno di questi, per esempio, prevede di pompare acqua nel sottosuolo (in pratica compiendo l'operazione inversa rispetto a quella compiuta per buona parte del XX secolo) per provocare l'innalzamento della città.
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