In Italia impazza la moda dei Blog: molti sono belli ed interessanti, altri troppo narcistici e logorroici. Ma negli Usa esplode già il Vlog, ovvero il Video Weblog.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-01-2003]
In questo momento in Italia è scoppiata la moda del Blog: tutti si fanno un Blog, e Portali come Clarence aprono degli spazi riservati per ospitare Blogger. Dopo essersi fatta l'email e magari il sito personale; dopo aver acquistato una connessione Adsl a 256K con l'illusione della larga banda; dopo essersi fatti abbordare e ad aver cercato di abbordare decine di uomini fingendosi donne, in migliaia di ore passate in chat; dopo aver discusso dei massimi sistemi in decine di mailing list di ulivisti, forzisti, pacifisti, motociclisti ed esibizionisti... dopo tutto questo, il navigatore italico medio non può non provare l'ebbrezza di un Blog.
Solo un Tic di una generazione di ventenni alle prese con una nuova forma di autocoscienza, in cui si analizzano, nevroticamente, le proprie paure e i prori malesseri e le proprie speranze, e di un'altra generazione di quarantenni alla ricerca sempre di qualcosa oltre la new age e i girotondi?
Nei Blog c'è di tutto: dalle banalità del "Diario Camay" a pagine di poesia di grandi autori e di autori sconosciuti, ma non meno grandi, ci si può imparare qualcosa e ci si può consolare vedendo altri singles come noi, sposati come noi, separati come noi, felici e disperati come noi.
Qualcuno prevede che i blogger inseriranno nei Blog sempre più foto e filmati, che non si limiteranno più al solo testo - questo grazie al calo dei prezzi degli hard disk e dei Dvd, nonché al diffondersi delle connessioni Adsl. Addirittura c'è che prevede la nascita dei "blogerazzi", una specie di paparazzi blog che armati di un telefonino con videocamera digitale scattino foto e le pubblichino immediatamente sul proprio blog, una metodologia che si presta anche a forme di contrinformazione o informazione indipendente.
In questo i Blog diventerebbero anche sempre più mod weblog, cioè un Blog accessibile ed aggiornabile, in modalità wireless, da terminali mobili come telefonini e palmari. Vi sono negli Usa anche gli scettici rispetto a questa trasformazione del Blog in Vlog perchè i video non si possono linkare e spesso non è facile inserirli in un sito.
In Italia c'è chi come Massimo Mantellini sostiene che "il Blog sia la rinvincita dell'Internet della Parola sull'Internet dell'immagine". Ma l'evoluzione in Vlog contraddirebbe questo assunto, ed è certamente una battaglia aperta. Un po' come quella degli SMS contro gli MMS, dove, purtroppo, l'esito sembrerebbe scontato, in una società dominata dalla Tv.
Chissà perchè mi viene in mente quel bellissimo fim di Truffaut "Fahrenheit 451" dove le persone sfuggono ad una società dominata da un Grande Fratello in Video che li scruta e li osserva per diventare un libro, uno di quei libri fatti di parole scritte che nel film i pompieri devono bruciare.
Inutile dire che faccio il tifo per i Blog solo di parole.
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