Gli spammer prendono di mira i coupon sconto

Le allettanti proposte diffuse attraverso la posta elettronica hanno generato ripercussioni di varia natura sul mondo dello spam. L'analisi di Kaspersky.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-08-2012]

Alcuni anni fa, nel panorama internettiano sono comparsi nuovi servizi online di natura commerciale, ovvero siti web specificamente dedicati alla distribuzione di coupon sconto, volti ad offrire agli utenti della Rete l’opportunità di ricevere consistenti sconti collettivi.

In effetti, acquistando sul web un coupon, l'utente acquisisce il diritto di ottenere un considerevole sconto su un determinato prodotto o un certo servizio, generalmente a condizione che entri in possesso del medesimo coupon un numero minimo di utenti, entro una data prefissata.

I servizi Internet che si occupano della distribuzione degli ambiti coupon sconto hanno rapidamente acquisito una vasta popolarità presso il pubblico della Rete, in ogni angolo del pianeta.

Oltretutto, per un elevato numero di piccole e medie imprese, tali servizi commerciali stanno gradualmente divenendo una comoda alternativa alla conduzione di macchinose campagne di spam pubblicitario. Essi permettono, difatti, di ampliare agevolmente la propria clientela, mentre gli utenti, da parte loro, possono ricevere proposte interessanti e particolarmente vantaggiose.

La comparsa sulla scena della nuova piattaforma di advertising, le cui allettanti proposte vengono principalmente diffuse attraverso la posta elettronica, non poteva non generare ripercussioni di varia natura sul mondo dello spam.

Come è noto, i messaggi e-mail “spazzatura” indirizzati agli utenti della Rete dei paesi occidentali vengono soprattutto distribuiti nell’ambito delle attività svolte dai programmi di partenariato. E’ ugualmente risaputo come, nelle campagne di spam condotte attraverso i programmi di affiliazione, la parte del leone sia sempre rappresentata dalle pubblicità di prodotti o servizi illegali.

Al tempo stesso, nel traffico di posta elettronica, si incontrano sia mailing di massa organizzati da determinate partnership che reclamizzano articoli del tutto legittimi (quali, ad esempio, souvenir o prodotti floreali), sia messaggi di spam non collegati in alcun modo con le attività condotte in seno ai programmi di partenariato.

Nel quadro dello spam “occidentale”, i servizi online specializzati nella distribuzione di coupon sconto hanno innegabilmente svolto un duplice ruolo: da un lato, la parola stessa “coupon” ha iniziato ad essere sempre più utilizzata dagli spammer per attirare l’attenzione dei destinatari dei messaggi di posta elettronica riguardo ai contenuti delle campagne di spam allestite. Dall’altro lato, le suddette piattaforme di advertising hanno dirottato verso di loro, o per meglio dire “catalizzato”, una parte significativa delle réclame relative a prodotti e servizi legittimi, precedentemente diffuse attraverso i messaggi di spam.

Ciò non costituisce motivo di particolare sorpresa, poiché i servizi online adibiti alla distribuzione di coupon sconto, al contrario di quanto avviene per i messaggi e-mail di spam, rappresentano delle piattaforme pubblicitarie del tutto legali; inoltre, essi risultano più efficaci, in quanto le probabilità di attirare nuovi clienti attraverso la distribuzione di coupon risultano decisamente maggiori: questo tipo di servizio, in effetti, non genera la naturale sensazione di diffidenza o addirittura di rifiuto abitualmente evocata dai messaggi di posta indesiderati. La diffusione dei coupon va difatti a interessare un pubblico di utenti già selezionato, realmente interessato all'acquisto di buoni sconto.

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Non è da trascurare, infine, il fatto che sui contenuti proposti dai suddetti servizi pubblicitari non intervengano in alcun modo i filtri antispam. La crescente predilezione dimostrata dalle piccole e medie imprese nei confronti dei servizi pubblicitari offerti dalle innovative piattaforme di advertising specializzate in coupon sconto ha inevitabilmente prodotto una certa diminuzione del numero di messaggi di spam presenti all’interno dei flussi di posta elettronica distribuiti nelle e-mail box degli utenti dei paesi occidentali.

Nei paesi in cui i servizi online dedicati alla distribuzione di buoni sconto risultano particolarmente popolari, e la quota relativa allo spam “su commissione” supera decisamente quella riguardante lo spam diffuso in Rete attraverso i programmi di partenariato, i coupon in questione sembrano aver esercitato un’influenza ancora maggiore sulle dinamiche dei flussi di spam.

Numerose imprese, le quali in precedenza si avvalevano delle campagne di spam quale principale strumento pubblicitario per reclamizzare i propri prodotti, sono addirittura completamente ed esclusivamente passate ai “servizi-coupon”, o perlomeno non trascurano più questa ghiotta opportunità di advertising del tutto legittima, prendendola ormai in seria considerazione.

E’ ad esempio lecito supporre che, in Russia, le società che operano nel settore turistico siano quasi completamente passate dai tradizionali servizi pubblicitari offerti dagli spammer all’utilizzo dei servizi online preposti ad erogare i coupon sconto in favore degli utenti della Rete.

Prova inconfutabile di quanto appena affermato pare essere il fatto che, nel secondo trimestre del 2012, all’interno del segmento russo di Internet, la quota dei messaggi di spam riconducibili alla categoria tematica «Viaggi e vacanze», nonostante il periodo contraddistinto dall’inizio delle vacanze estive, abbia fatto registrare un valore assai esiguo, di poco superiore all’1%. E’ stato per contro rilevato che, contemporaneamente, circa il 10% di tutte le proposte segnalate dai servizi-coupon presenti sul web russo abbia proprio riguardato offerte turistiche provenienti da agenzie di viaggio e noti tour operator.

Il sorgere e l’affermarsi di un numero sempre maggiore di “progetti” di advertising del genere induce naturalmente coloro che commissionano servizi pubblicitari ad optare in misura sempre maggiore per questa nuova forma di réclame. Tra l’altro, l’accanita concorrenza e la conseguente serrata “lotta” commerciale che si sta sviluppando tra le numerose risorse web che si occupano della distribuzione in Rete dei coupon sconto, spinge queste ultime a proporre agli “inserzionisti” condizioni commerciali di volta in volta più vantaggiose.

E’ sicuramente curioso, infine, sottolineare come gli stessi servizi online adibiti alla diffusione dei buoni sconto ricorrano, a loro volta, allo spam quale forma di auto-pubblicità, allo scopo di allargare la cerchia della propria clientela.

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Commenti all'articolo (1)


Analisi interessante! La prima osservazione che mi viene da fare è che anche nella rete "acefala e paritaria" c'è una tendenza naturale all'aggregazione e che l'intermediazione catalizza sempre questa tendenza. La seconda è che gli interessi che aggregano sono sempre di più quelli economici a scapito di quelli culturali. nel... Leggi tutto
31-8-2012 11:09

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