Dagli hacker che violano i conti corrente ai criminali più tradizionali, ecco i sistemi adoperati dai ladri per rubare denaro dai Bancomat.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-06-2013]
Nonostante l'avanzare della tecnologia e l'evoluzione delle tecniche di protezione dei dati, il Bancomat resta per molti versi un punto debole che si presta a tentativi di truffa e furto più o meno sofisticati.
Per cercare di tappare la falla in molti hanno proposto diverse soluzioni: alcuni, come l'imprenditore americano Joseph Zingher, hanno proposto soluzioni ingegnose che però non sono state adottate, quali la chiamata automatica alla polizia se qualcuno inserisce il PIN al contrario (nel caso in cui si venga costretti da un malintenzionato a prelevare).
Altri hanno puntato sul riconoscimento biometrico o sull'integrazione, nel Bancomat, di una macchina della verità.
Nel frattempo, però, i criminali non sono rimasti a guardare: alcuni utilizzano tecniche sofisticate, come quelli che un paio d'anni fa sono riusciti a sottrarre 13 milioni di dollari violando 7.000 account o quelli che, più di recente (negli ultimi mesi) hanno rubato nel complesso oltre 34 milioni di euro dai bancomat di oltre 20 Paesi con un'operazione perfettamente coordinata.
Nella sola città di New York, i ladri hanno sottratto più di 8 milioni di dollari dai Bancomat (e 40 milioni di dollari in totale, considerando anche le altre città e nazioni coinvolte), dopo un lavoro di preparazione che ha coinvolto la violazione di diversi conti corrente in molte banche: utilizzando tecniche avanzate hanno dovuto entrare nei sistemi informatici delle banche, ottenere l'accesso ai conti e quindi eliminare il limite di prelievo.
Quindi hanno prodotto delle carte clonate che hanno distribuito a complici in una ventina di Paesi, i quali hanno realizzato 4.500 transazioni Bancomat in poche ore, supervisionati da remoto dagli esperti che hanno controllato l'intera operazione via computer.
Nonostante la velocità e l'efficienza dell'operazione, le autorità americane sono riuscite ad arrestare buona parte degli autori del colpo, che nei mesi precedenti si erano esercitati ad applicare la medesima tecnica sottraendo somme inferiori: nel dicembre 2012, per esempio, avevano sottratto 5 milioni di dollari.
Altri adoperano metodi più artigianali. Sempre negli USA, ma a Spokane (nello stato di Washington) dei ladri hanno incollato il pulsante Annulla di alcuni Bancomat.
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Quando sono stati arrestati, hanno spiegato che il piano prevedeva di sfruttare la frustrazione degli utenti quando si accorgevano che, dopo aver fatto un errore, non potevano più annullarlo: molti semplicemente si allontanavano (magari per entrare in banca alla ricerca di assistenza, certi che di lì a poco il Bancomat avrebbe ritirato automaticamente la tessera) e non appena se ne andavano i ladri entravano in azione, sottraendo la tessera o, se l'operazione lasciata sospesa era arrivata abbastanza avanti, completandola per prelevare un po' di denaro.
In qualche caso, infine, i criminali si convertono e iniziano a lavorare per "i buoni".
È il caso di un truffatore - Valentin Boanta - arrestato in Romania, esperto nell'uso degli skimmer, quegli apparecchi sovrapposti alle feritoie per inserire la tessera nei Bancomat che leggono la banda magnetica, permettendo così la clonazione della tessera stessa.
Dopo l'arresto e durante il tempo passato in prigione, Boanta ha sviluppato un apparecchio che ha battezzato SRS (Secure Revolving System) che non richiede modifiche sostanziali ai Bancomat attuali ma solo l'aggiunta di un piccolo dispositivo.
Questo ha lo scopo di permettere l'inserimento della tessera presentando alla macchina il lato lungo (anziché quello corto come avviene attualmente); poi SRS la ruota nella posizione corretta affinché il Bancomat possa leggerla e adoperarla. Tale semplice accorgimento è sufficiente per aggirare il funzionamento di qualsiasi skimmer, come mostra il video che riportiamo qui sotto.
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