La prova in uno scambio di email.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-05-2014]
Nonostante le società neghino ogni coinvolgimento, la NSA ha sempre sostenuto che i giganti del web hanno collaborato attivamente con le sue attività.
Ora, stando a quanto riporta Al Jazeera America, si scopre che NSA e Google avevano rapporti ben più stretti di quanto sinora si immaginasse.
Uno scambio di email tra l'ex direttore dell'Agenzia, il generale Keith Alexander, e i dirigenti di Google Sergey Brin e Eric Schmidt prova tutto ciò.
I messaggi rivelano che i dirigenti di Google sono stati invitati a incontri segreti; nel giugno 2012 per esempio, si incontrarono per parlare della sicurezza sui dispositivi mobili.
Non è finita qui: sei mesi dopo Schmidt, allora CEO di Google, venne invitato a un nuovo incontro insieme a un «piccolo gruppo di CEO» per fornire la propria assistenza alle attività governative.
«Sei mesi fa» - scrive il generale - «abbiamo iniziato a concentrarci sulla sicurezza dei dispositivi mobili. Un gruppo (soprattutto Google, Apple e Microsoft) di recente si è accordato su una serie di principi di base». Dunque non solo Google è coinvolta.
L'email del generale prosegue parlando del successivo incontro segreto e delle mosse che necessariamente ne seguiranno.
La rivelazione di queste email ha scatenato diverse reazioni nell'opinione pubblica, specialmente in quella americana. Oltre a chi afferma di aver sempre saputo che le aziende non potevano non collaborare con il governo, c'è chi ha assunto una posizione mediana.
È il caso per esempio di Jennifer Granick, della Stanford Law School, che esaminando la situazione ritiene che la collaborazione tra governo e aziende sia «assolutamente essenziale», sebbene «allo stesso tempo comporti dei rischi per la privacy degli utenti e per la loro sicurezza a causa del modo in cui le falle vengono rivelate».
Il problema, insomma, starebbe più che altro nella mancanza di trasparenza con la quale vengono condotte queste operazioni, piuttosto che nelle operazioni in sé.
L'esame delle email inviate da Alexander per convincere Google a cooperare mostra come negli scorsi anni - sino almeno dal 2009 - «18 CEO americani» abbiano attivamente collaborato con la NSA su «importanti (generalmente segreti) problemi di sicurezza che non possono essere risolti da singole realtà».
«Per esempio, negli scorsi 18 mesi, noi (soprattutto Intel, AMD, HP, Dell e Microsoft) abbiamo portato a termine l'impegno di rendere più sicuro il BIOS delle piattforme enterprise per rispondere a una minaccia in quell'area» continua l'email.
Di tutto ciò, naturalmente, il grande pubblico non ha finora saputo niente. E, quel che è peggio, nel processo le aziende hanno consegnato le proprie difese alla NSA, che ha imparato come superarle.
|
A questo proposito la EFF, per bocca di Nate Cardozo, afferma: «Io credo che la gente debba essere preoccupata di sapere se la NSA davvero abbia fatto tutto il possibile, come sostiene l'email, per aiutare a rendere più sicuri i BIOS e i dispositivi mobili oppure se abbia tenuto per sé le vulnerabilità migliori».
Il fatto che sia la NSA a occuparsi di migliorare le misure di sicurezza delle aziende - come queste email sostengono - che sia sempre la NSA a spiare queste stesse aziende - come è emerso in passato - fa sorgere più di un dubbio in proposito.
I dubbi sono ancora più profondi se si fa riferimento a quanto emerso alla fine dello scorso anno, quando le attività dell'Unità TAO, abile nello sfruttare falle hardware e nei BIOS sconosciute ai costruttori stessi, sono venute alla luce.
Tutto ciò, unito alla pronta risposta fornita dai dirigenti di Google alla chiamata del generale (così come quelli di altre aziende avevano già fatto), non può che legittimare la preoccupazione degli utenti: oltre alla sicurezza, servirebbe anche la trasparenza.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator