La Corte di Cassazione conferma la condanna a due anni e due mesi per un giovane che si era impossessato del telefonino della ex per leggere gli Sms.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-03-2015]
La Corte di Cassazione ha confermato una condanna a due anni e due mesi per rapina a un giovane di Barletta.
Questi, sottraendolo con la forza, aveva preso il telefonino alla sua ex fidanzata per leggere gli Sms intercorsi fra lei e un'altra persona.
"Volevo dimostrare al padre della mia ex che lei mi tradiva", ha dichiarato il giovane.
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"Perquisire" il contenuto degli Sms a caccia di prove di tradimento o delle tracce di altri rapporti comporta la condanna, perché violare la riservatezza di quanto custodito nel telefonino danneggia o comunque incide sulla sfera di libertà del legittimo proprietario e costituisce un "ingiusto profitto" di tipo "morale".
Così la Suprema Corte di Cassazione, secondo cui è inviolabile il principio di autodeterminazione della ragazza e la sua privacy nell'iniziare o mettere fine ad una relazione affettiva: "Nessuno può avanzare "la pretesa" di "perquisire" i cellulari altrui per cercare "prove" di nuove o preesistenti relazioni.
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