La magistratura brasiliana ha ordinato l'arresto del massimo dirigente per l'America Latina. Non ha collaborato per visualizzare dei messaggi inviati su WhatsApp.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-03-2016]
Se in Italia le forze dell'ordine ottengono di accedere ai server di Facebook per intercettare i messaggi dei mafiosi che corrono sul social network, come recentemente annunciato congiuntamente da Facebook e Ministero dell'Interno, in Brasile le cose vanno diversamente.
Diego Dzodan, argentino, vicepresidente di Facebook per gli Usa è stato arrestato oggi a San Paolo del Brasile, accusato di aver violato ripetutamente un'ordinanza del tribunale. L'articolo continua qui sotto.
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Già nel dicembre 2015 la stessa magistratura brasiliana aveva bloccato WhatsApp nell'intero territorio brasiliano per alcuni giorni, con un provvedimento senza precedenti nei Paesi democratici, sempre per il rifiuto di far accedere la polizia a messaggi WhatsApp, in due casi.
Facebook ha dichiarato ufficialmente la propria amarezza per il provvedimento e ne critica l'eccessiva pesantezza, confermando la volontà di collaborare con le autorità giudiziarie brasiliane.
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