Insegnando a sviluppare per iOS vuole fermare la fuga di cervelli dall'Italia del sud.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-10-2016]
Apple ha scelto Napoli. A San Giovanni a Teduccio, quartiere della periferia di Napoli, l'azienda della Mela ha aperto la prima iOS Developer Academy.
Ospitata dall'Università Federico II, l'accademia è stata aperta con una cerimonia inaugurale alla quale hanno partecipato il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il rettore Gaetano Manfredi e la vicepresidente di Apple Lisa Jackson.
L'accademia sarà sede di un corso della durata di nove mesi, durante i quali i partecipanti impareranno tutti i segreti per diventare sviluppatori Apple: in 4.000, provenienti da tutto il mondo, hanno fatto domanda per poter avere uno dei primi 200 posti disponibili. Per quest'anno, 150 posti sono andati a giovani campani.
Il corso è gratuito grazie a un investimento di 10 milioni di euro da parte sia dell'Università che di Apple. Per l'anno prossimo, il numero degli studenti accettati sarà elevato a 400.
A ogni studente Apple fornisce un iPhone, un iPad e un Macbook. Le lezioni saranno tenute a gruppi e in inglese (dato che sono aperte a studenti di tutto il mondo), e la competizione tra i diversi gruppi sarà «una parte fondamentale del corso» come ha spiegato il professor Leopoldo Angrisani, docente dell'Università, che ha collaborato all'organizzazione dell'accademia.
La iOS Developer Academy nasce dai colloqui che ci sono stati lo scorso gennaio tra Tim Cook, CEO di Apple, e Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri. Tra gli intenti dichiarati dal governo c'è la volontà di sfatare, con questa iniziativa, il luogo comune che vuole il sud eternamente arretrato e poco aperto alle nuove tecnologie.
Il contributo di Apple non riguarda soltanto i finanziamenti o le apparecchiature: da Cupertino sono arrivate direttive precise anche sulla realizzazione delle aule, dettagliate sino a definire come debbano essere l'illuminazione e il colore delle pareti.
I gruppi di studenti siederanno intorno a tavoli rotondi e l'insegnante sarà dotato di «speciali sistemi audio» per comunicare con ogni gruppo indipendentemente, oppure con tutti insieme.
Inoltre, una metà dell'aula sarà destinata a essere una sorta di "area relax" che permetta agli studenti di riposare tra un'attività e l'altra.
«Apple ritiene che tutte queste attività - imparare, riposare e via di seguito - debbano essere molto vicine le une alle altre, perché è questo il modo migliore di assicurarsi che i concetti vengano assorbiti e capiti al meglio» spiega ancora Angrisani.
Per Apple, ogni attività è finalizzata non soltanto alla formazione di sviluppatori: l'obiettivo è permettere agli studenti, una volta completato il corso, di venir assunti in aziende locali o di fondare le proprie startup nella zona, evitando così la "fuga di cervelli" da Napoli.
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