Opengate, storia di un successo

La prima società quotata al Nuovo Mercato presenta istanza di fallimento.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-10-2003]

I soci di Opengate Group, la prima società del Nuovo mercato a chiedere istanza di fallimento, difficilmente riusciranno a recuperare una quota significativa del loro investimento. Lo dice a Reuters l'amministratore delegato Stefano Perboni, precisando che la situazione è ancora in divenire e che sono in corso trattative informali per la cessione di Opengate Spa e J-Soft.

"Per i soci di una società che ha chiesto il fallimento difficilmente c'è modo di essere soddisfatti in sede di riparto", dice Perboni alludendo alle scarse possibilità che le procedure di rimborso arrivino ai piccoli azionisti della quotata. Gli azionisti del gruppo potrebbero anche avanzare un'azione di responsabilità nei confronti di amministratori e sindaci ma come noto, in questi casi, arriveranno sempre dopo i creditori privilegiati.

Opengate ha presentato istanza di fallimento senza nemmeno passare per le procedure di liquidazione. Ora si aspetta che il Tribunale si ritiri in camera di consiglio ed emetta la sentenza, forse entro la prossima settimana come spera l'amministratore delegato.

Poi verrà nominato un curatore e, prosegue Perboni, "bisognerà vedere quali provvedimenti prenderà Borsa Italiana sul titolo quotato", poichè l'ammissione alle procedure concorsuali può costituire presupposto per la revoca della quotazione.

Peccato non essere andato il 28 gennaio 2002 in Piazza Affari quando Alan Friedman presentò il libro Opengate, Storia di un Successo. Cito dalla presentazione:

Il volume racconta le vicende di una giovane e coraggiosa società tutta italiana (frutto di precedenti esperienze imprenditoriali maturate in diversi settori) che ha saputo, miscelando sapientemente elementi di "Old" e di "New" Economy raggiungere traguardi di grande rilievo, al punto da poter oggi rappresentare un esempio anche al di fuori dei confini del nostro paese.

Quella di Opengate Group è una storia emblematica, che mostra come una compagnia di "New Economy", ricca di intraprendenza e di coraggio, ma con solide fondamenta, ha saputo resistere alla crisi della New Economy grazie alla diversificazione delle sue attività in settori cruciali, autonomi fra di loro, ma tutti funzionali al business principale.

"Sono convinto che quando si intraprende una nuova strada non bisogna mai sapere a cosa si va incontro, altrimenti non si avrebbe il coraggio di affrontare nuove sfide. E' quel po' di adrenalina provocata dal senso del pericolo che ti fa muovere in avanti." (Pietro Pozzobon, amministratore delegato Opengate Group)

Chissà se Baldini&Castoldi ne ha ancora qualche copia.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

opengate Leggi tutto
1-11-2003 13:48

Luigi
Io una copia ce l'ho e aggiungo che nel primo capitolo c'è scritto: "Bene, Opengate, pur essendo quotata al Nuovo Mercato, pur essendo un'azienda a forte vocazione tecnologica, pur avendo le risorse umane e materiali per lanciarsi in un business così innovativo, è riuscita a restare fuori dall'Umts".... Leggi tutto
1-11-2003 12:53

DiGiTaL
quello che so io di Opengate Leggi tutto
31-10-2003 16:03

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