Che nesso c'è tra la legge finanziaria, in questi giorni in Parlamento, e l'ultima campagna pubblicitaria della BSA?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-12-2003]
Facciamo un po' di conti. Con il Condono Fiscale, il Governo ha permesso alle aziende di rendere impenetrabili ai controlli i bilanci dal 1997 al 2001. Con l'ultima manovra finanziaria, il periodo è stato esteso all'intero 2002. Con il "concordato preventivo", una specie di condono a priori, le aziende potranno concordare col Fisco le imposte dei prossimi due anni. Quindi, niente più necessità di scontrini fiscali, fatture e bolle degradate a meri strumenti per le necessità informative dell'azienda.
Non è questa la sede per discutere sull'opportunità di misure una tantum, sulla cattiva educazione al contribuente, su come si sentano trattati quelli che hanno pagato tutte le tasse. Quello che ci interessa qui è sapere come verrà impiegato tutto quel popò di polizia tributaria, che fino a oggi è andata nelle aziende, nei negozi, per scovare gli evasori, multarli ed intentare loro causa. Tecnicamente, avranno le mani legate per un periodo che va dal 1997 al 2005. Quindi, quale sarà l'obiettivo delle loro indagini? Avete già indovinato?
La nostra opinione è che principalmente si occuperanno di pirateria informatica, verificheranno cioè la presenza delle licenze sul software effettivamente impiegato in azienda. Alla luce di queste considerazioni, il lancio della campagna di comunicazione che lo scorso settembre ha presentato la BSA (Business Software Alliance), già di per sè notevole per efficacia e tempismo, sfiora il profetico. Molti di voi ricorderanno l'immagine dell'asino sdoppiato sormontato dal titolo: "Clonazione abusiva. Asino di legge".
Ora, siamo seri, dire che tra gli interessi della BSA ed il condono fiscale ci sia un nesso causale sarebbe un'affermazione tanto sproporzionata quanto strumentale. Ma tra gli effetti di questa ondata condonizia c'è un vantaggio innegabile per i produttori di software. E la BSA, ovviamente, non si fa pregare per sfruttarlo al massimo.
Fin qui, tutto normale. La novità è che, per una volta, siamo perfettamente d'accordo con la BSA, e ribadiamo: "Chi utilizza per la propria impresa programmi software clonati non si comporta da furbo. Da ora in poi i controlli sul territorio saranno sempre più capillari. È cambiata la musica."
È ora di passare al software libero. Con rispetto parlando, ovviamente.
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