Windows Recall cattura anche i dati sensibili, nonostante i filtri

Numeri di carta di credito e credenziali sarebbero dovuti restare al sicuro: la prova sul campo dimostra che non è così.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-12-2024]

windows recall dati sensibili
Immagine: Microsoft.

Rispetto alla versione iniziale, ritirata per essere migliorata dal punto di vista della sicurezza, Windows Recall ha effettivamente fatto dei passi in avanti. Per esempio, ora i database e i file sono crittografati.

Ciò non significa che ora non ci siano più buone ragioni per evitare di adoperare la funzionalità che registra tutto ciò che facciamo sul PC.

Una delle modifiche introdotte da Microsoft rispetto alla release iniziale riguarda la capacità, da parte della IA di Recall, di oscurare le informazioni sensibili: i dati della carta di credito, per esempio, ma anche le credenziali di login per i vari servizi e in generale le informazioni personali.

Tom's Hardware ospita infatti un'interessante "prova sul campo" in cui si dimostra che le capacità di Recall di filtrare tutte queste informazioni non sono poi così efficienti.

Il sistema funziona bene quando si fanno degli acquisti online: Recall conserva screenshot dell'intera operazione meno la fase di inserimento dei dati della carta di credito.

Se cambia il contesto, però, il riconoscimento fallisce. Inserire nomi utente e password, o i dati di una carta di credito, in Blocco Note fa sì che Recall non riconosca l'importanza delle informazioni, e le registri. Lo stesso accade compilando un file PDF aperto con il browser Microsoft Edge.

I dati salvati da Recall, come dicevamo, sono crittografati. Per poterli visualizzare tramite la Timeline è necessario fornire le proprie credenziali tramite Windows Hello (biometria, password, o PIN).

Ciò è possibile anche da remoto. Pertanto, chi dovesse connettersi da remoto al PC e conoscesse il PIN potrebbe tranquillamente visualizzare il contenuto della timeline e, se questo contiene dati sensibili, impossessarsene.

Si tratta di una situazione non esattamente quotidiana, forse, ma nemmeno impossibile da verificarsi, se si considera quanti cadono nel tranello degli scammer che chiedono una connessione diretta via TeamViewer al computer della vittima per sistemare inesistenti problemi con il PC.

Ad ogni buon conto, insomma, per quanto possa offrire delle comodità affidarsi a Recall non sembra certo una buona idea se si intende proteggere le proprie informazioni personali.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 18)

No hay problema.
20-12-2024 08:33

In realtà io dal tuo post ho capito che tu mettessi su un piatto i soli costi di sviluppo ed investimento buttati nel cesso vs. i potenziali profitti, se non è così probabilmente ho capito male e me ne scuso. Leggi tutto
19-12-2024 18:44

Eh ma la maggioranza degli utenti, prima della truveda di M$ con Windows 95, sapeva benissimo cos'era, cosa significava e a cosa serviva l'estensione, è li che è iniziato il tracollo della conoscenza... Leggi tutto
19-12-2024 18:41

Che infatti ho incluso nei costi di cui sopra. Chi fa soldi vede solo i soldi: la legge è solo un dettaglio tecnico, per loro. Scommetto che certi contemplano anche quanto costerebbe la fuga all'estero per evitare la galera... Leggi tutto
19-12-2024 09:00

No: perché la maggioranza degli utenti non le sa gestire, non le comprende, non sa cosa siano, e se fossero visibili di default forse farebbero ancora più danno! Ricordi le stragi su Win98?
19-12-2024 08:01

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