[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-09-2025]
Le forze armate austriache - Bundesheer - hanno completato la transizione da Microsoft Office a LibreOffice, il software per ufficio open source sviluppato dalla The Document Foundation. Questa decisione, annunciata pubblicamente durante la LibreOffice Conference 2025 a Budapest all'inizio di settembre, coinvolge circa 16.000 workstation. Il processo, iniziato nel 2020, ha portato all'eliminazione completa di Microsoft Office 2016 Professional da tutti i computer militari entro quest'anno, senza necessità di passare ad abbonamenti cloud come quello offerto da Microsoft 365, che erano considerati incompatibili con i requisiti di sicurezza e controllo dati.
Michael Hillebrand, capo della Direzione 6 per l'ICT, ha chiarito in un'intervista che la motivazione principale non è stata il risparmio sui costi di licenza - stimati in diverse centinaia di migliaia di euro annui per un parco macchine di questa dimensione - ma la necessità di preservare la «sovranità digitale». «È molto importante per noi dimostrare che lo facciamo principalmente per rafforzare la nostra sovranità digitale, mantenere l'indipendenza in termini di infrastruttura ICT e garantire che i dati siano elaborati solo internamente» ha dichiarato Hillebrand, sottolineando come l'orientamento di Microsoft verso soluzioni basate sul cloud rendesse impossibile per un ente come il Bundesheer affidare dati sensibili a server esterni.
È stato proprio l'annuncio di Microsoft sull'evoluzione verso il cloud, fatto nel 2022, a innescare il processo decisionale, culminato nel 2021 con l'approvazione formale del passaggio. All'epoca il sistema in uso era Microsoft Office 2016 Professional, che includeva estese soluzioni basate su Visual Basic for Applications (VBA) e Microsoft Access per la gestione di database interni, come inventari logistici e reportistica amministrativa. Dal 2022, è partita la fase di pianificazione dettagliata: formazione di sviluppatori interni per adattare LibreOffice alle esigenze militari, inclusa la creazione di macro equivalenti a VBA e l'integrazione con strumenti di crittografia.
Gli utenti sono stati incoraggiati a testare LibreOffice in parallelo con Office, senza obblighi iniziali, per familiarizzare con le interfacce di Writer (equivalente a Word), Calc (per Excel) e Impress (per PowerPoint). Nel 2023 un'azienda tedesca specializzata in open source è stata incaricata del supporto esterno per lo sviluppo e la migrazione, mentre è stato lanciato un programma di e-learning interno con moduli su funzionalità base e avanzate, inclusi manuali utente, forum di discussione e simulazioni pratiche. LibreOffice è diventato obbligatorio nelle prime unità, come i comandi logistici, con un'adozione progressivo che ha evitato di sommergere di richieste il supporto.
Ora la rimozione definitiva di Office indica il successo della strategia, con solo alcune eccezioni: i dipendenti possono richiedere moduli specifici di Microsoft Office 2024 LTSC (Long Term Servicing Channel) per questioni ancora irrisolte, e licenze separate sono state acquisite proprio a questo scopo. Microsoft Access non è stato completamente eliminato, ma è in corso la migrazione verso soluzioni di database alternativi e open source, come Base di LibreOffice.
La transizione del Bundesheer da Microsoft all'open source è stata facilitaa da alcune scelte già adottate in passato: per esempio, già non utilizzava soluzioni Microsoft per email o collaborazione, avendo optato invece per server Linux auto-ospitati con Samba per la condivisione file. Sono state necessarie circa 11.000 ore di lavoro per sviluppare gli adattamenti necessari, come le estensioni per la gestione di documenti classificati, il supporto migliorato per le macro compatibili con VBA e gli strumenti perl'esportazione in formati standard ODF (Open Document Format).
Questi contributi sono stati forniti al progetto LibreOffice, rendendoli disponibili a tutti gli utenti: la suite ha guadagnato miglioramenti alla stabilità di Calc per dataset grandi (fino a 1 milione di righe) e integrazioni con protocolli di sicurezza militari per la firma digitale. Secondo le slide presentate alla conferenza da Hillebrand e dal collega Nikolaus Stocker, il 95% delle macro VBA è stato convertito automaticamente tramite tool come il migratore di LibreOffice, mentre il restante 5% ha richiesto sviluppo manuale. Non sono emerse interruzioni significative nelle operazioni, grazie a test su ambienti pilota che simulavano scenari di crisi, come blackout di rete dove LibreOffice opera offline senza dipendenze cloud.
«Non lo facciamo per risparmiare denaro» - ha ricordato ancora Hillebrand - «ma affinché le Forze Armate, come organizzazione che deve funzionare quando tutto il resto è fuori uso, possano continuare ad avere prodotti che operano nella nostra sfera di influenza». Mentre l'Europa spinge per standard aperti (come il formato ODF obbligatorio in appalti pubblici UE), iniziative come questa del Bundesheer potrebbero ispirare altre forze armate a dare priorità al controllo sui propri dati rispetto alla convenienza.
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