Vent'anni di OpenDocument



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-05-2025]

opendocument 20 anni
Immagine: LibreOffice

L'OpenDocument Format (ODF), lo standard aperto per i documenti digitali adottato ufficialmente da OASIS nel 2005 e successivamente ratificato come ISO/IEC 26300 nel 2006, ha compiuto 20 anni il 1 maggio.

Nato come alternativa ai formati proprietari, in particolare quelli di Microsoft Office, ODF ha rappresentato una svolta per l'interoperabilità e la libertà digitale, permettendo agli utenti di creare, modificare e condividere documenti senza essere vincolati a un unico software o azienda.

ODF, supportato da suite come LibreOffice, Apache OpenOffice e Collabora, utilizza un formato XML pensato per garantire trasparenza e accessibilità a lungo termine. In altre parole i i documenti creati secondo le specifiche aperte ODF - che si tratti di testi (.odt), fogli di calcolo (.ods) o presentazioni (.odp) - potranno essere aperti e modificati anche tra decenni, senza rischi di obsolescenza tecnologica.

L'adozione di questo formato è stata particolarmente significativa nel settore pubblico: hanno contribuito alla sua diffusione governi come quello britannico, che nel 2014 ha scelto ODF come standard per i documenti ufficiali, e l'Unione Europea, che lo ha raccomandato per favorire la concorrenza e ridurre la dipendenza da fornitori specifici.

Microsoft, pur supportando ODF in Office dal 2007, ha continuato a spingere il proprio formato Open XML (OOXML), creando una competizione che non si è mai del tutto risolta.

La resistenza di Microsoft in questi anni ha rappresentato probabilmente il maggiore ostacolo alla diffusione di ODF che generalmente non è molto conosciuto dagli utenti privati, i quali per lo più continuano ad adottare i formati proprietari di Office.

Inoltre, l'interoperabilità tra ODF e OOXML spesso non è perfetta: documenti complessi trasferiti tra suite diverse possono presentare problemi di formattazione; lo stesso fenomeno a volte si verifica persino aprendo il medesimo documento ODF con programmi differenti.

The Document Foundation ha ricordato l'anniversario con un post sul proprio blog, nel quale sottolinea: «ODF è molto più che una specifica tecnica: è un simbolo della libertà di scelta, del supporto all'interoperabilità e una protezione dalle strategie di Big Tech rivolta agli utenti».

Nei prossimi giorni, inoltre, The Document Foundation pubblicherà sul proprio blog una serie di presentazioni e documenti per illustrare le caratteristiche uniche di ODF.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 7)

Io ho abbandonato office da oltre un decennio, tranne uso limitato in ufficio, ma bastava cambiare stampante per perdere tutta l'impaginazione. Del resto son programmi nati con una capacità di formattazione di base (che si è evolota), non per creare veri e propri prodotti editoriali dove si usa roba tipo QuarkXPress.
21-5-2025 10:03

In realtà, con formattazioni molto particolari e l'uso intenso delle revisioni, mi sono stati segnalati casi anche con versioni diverse di Office in particolar modo quando si utilizzavano versioni non contigue come anzianità. Leggi tutto
11-5-2025 19:08

Se chi sviluppa i programmi non legge con attenzione la documentazione e non adotta con cura le specifiche allora e meglio che smetta di programmare in maniera professionale. Poi bisogna sempre vedere quale programma, di quale versione produce documenti non compatibili, perché dirlo cosi vagamente non aiuta. Leggi tutto
10-5-2025 00:55

Non so se sia vero, ma nel caso sarebbe tutto meno che furbo, visto che il colpevole sarebbe facile da identificare e la relativa figuraccia palese. Leggi tutto
8-5-2025 12:46

{elemir}
La diversa interpretazione fra le varie suite è sicuramente l'ostacolo principale all'uso di questo formato, questo per quanto riguarda la lettura dell'ODF fra suite non-Office. Per quanto riguarda Office, è chiaro che Microsoft fa delle furbate per rendere sottilmente incompatibile il suo ODF e danneggiare... Leggi tutto
8-5-2025 09:29

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