Intervista a San Precario

Contro lo sfruttamento e la precarietà dei lavori della New Economy ma anche contro la legge Urbani: è San Precario, il movimento di protesta che fa parlare parecchio di sé.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-11-2004]

Dopo le parate del MayDay alternative alle manifestazioni tradizionali del sindacato, concerto del I Maggio compreso, e dopo i recenti espropri proletari hanno occupato intere pagine sui quotidiani nazionali, arrivano San Precario e i suoi seguaci, che protestano contro lo sfruttamento e la flessibilità selvaggia dei nuovi lavori della società dell'informazione e contro le leggi che criminalizzano il peer to peer come quella che voluta da Urbani.

Sono fortemente capaci di attirare l'attenzione dei mass-media e in Italia occupano gran parte di quello spazio che viene definito "media-attivismo", cioè l'uso critico e alternativo dei media, innanzitutto la Rete. Hanno forti affinità e contaminazioni con la comunità hacker, e in Italia hanno dato vita a movimenti che si autodefiniscono "Neurogreen" e "Reload", e gravitano attorno a webzine come Rekombinant e Quinto Stato.

A proposito di San Precario e dintorni abbiamo intervistato Alex Foti, admin della mailing list precog ed impiegato precario.

ZN: Perché San Precario? Come è nata questa figura ironica e dissacratoria di Protettore dei Precari e Cognitari?

Alex Foti: "E' un'idea sorta l'anno scroso da una cena Precog a Trento e che poi è stata declinata da ChainWorkers.org insieme alle sorelle e ai fratelli di tutta Italia che hanno dato vita alla euro mayday del 2004, aperta proprio dall'effige del santo. San Precario è nato di domenica 29 febbraio: un santo intermittente che protesta contro gli abusi della flessiblità, come il lavoro domenicale senza limiti. Adesso oltre alla preghiera precaria del santino di San Precaria, c'è anche la preghiera cognitaria messa a punto dagli studenti della sapienza in lotta contro precarizzazione della ricerca e oligopolizzazione di informazione e conoscenza."

ZN: Chi sarebbero i Cognitari?

Alex Foti: "I lavoratori flessibili dell'immateriale: callcentristi, ricercatori, programmatori, tecnici, insegnanti, redattori, pubblicitari... Insomma i precari dell'età dell'informazione reticolare."

ZN: Puoi dirci qualche parola sul movimento neurogreen? Che cos'è, come è nato, cosa si propone?

Alex Foti: "Neurogreen è nata lo scorso agosto, per dare una sferzata al movimento e fuoriuscire definitivamente dal comunismo novecentesco. Ha 250 iscritti e attivi simpatizzanti a Milano, Novara, Torino, Bologna, Vigevano, Salerno, Bari. E' dichiaratamente catastrofista ed europeista. Pratica azione diretta ecologista nelle metropoli e si batte per una geopolitica antibushista".

ZN: Qual è il vostro impegno contro il copyright e leggi come la Urbani sul P2P?

Alex Foti:"Abbiamo un'entità apposita che si batte fisicamente e virtualmente sulla questione: Reload, cioè coloro che hanno dato vita a HackIt99 e al progetto autistici/inventati. Hanno la loro base al centro sociale Pergola di Milano, dove gestiscono un internet café a banda larga e un ostello a 10 euro a notte. E insegnano a tutti a scrivere codice e a metter giù una rete. Ovviamente downlodiamo e campioniamo tutti a più non posso senza ritegno per Urbani o Murdoch".

ZN: Quali sono i vostri futuri programmi di lotta?

Alex Foti: "Consultate il nostro sito per tenervi aggiornati sulle prossime iniziative di San Precario. Abbiamo fatto a Londra una rete europea di mediattivisti contro la precarietà che ha redatto la "Middlesex Declaration of Europe's Precariat" che si incontrerà a Berlino a gennaio 2005 e promette delle belle in tutte le metropoli dell'Unione, fra cui EuromayDay generalizzate ovunque".

ZN: Come sempre i confronti si fanno con il passato, con le precedenti lotte studentesche e giovanili. Per esempio il movimento del '77 raccontato in "Lavorare con lentezza", il film di Chiesa, oppure la Pantera dell'87 con i suoi fax, e naturalmente il "mitico" 68 che vide per protagonisti, tra gli altri, Giuliano Ferrara, Massimo D'Alema, Paolo Liguori, Franco Frattini. Come soffrite i confronti con il passato?

Alex Foti: "Lasciamo la nostalgia ai tromboni dei quotidiani e ad altri gerontocrati rin***niti. Noi guardiamo solo avanti: San Precario è castellsiano e kleiniano, prima ancora di essere negriano. Toni Negri è comunque l'unico pensatore politico letto al di fuori dei confini nazionali (e in 20 lingue). Crediamo che nel '77 il cronico saturnismo della sinistra italiana si sia cibato della giovane generazione di allora; siamo determinati a impedirlo oggi e questo è l'unico interesse che abbiamo per la storia: non ripeterne gli errori".

Alcune precisazioni di Blicero, Reload

Blicero: "Alex Foti parla a nome suo. Reload non è un'entità di nessuno. Altro che appropriazione indebita... Reload è un progetto che nasce da tanti altri collettivi un anno e mezzo fa circa. Tra i collettivi che hanno dato vita a Reload ci sono anche alcune delle persone che fanno parte del collettivo di gestione di Autistici.org e persone che provengono dall'esperienza del Loa, l'hacklab nato all'epoca di Hackit99 dal gruppo di persone che seguivano la parte logistica dell'organizzazione dell'hackmeeting a Milano (evento che si organizza ogni anno, nella sua complessità, su una mailing list pubblica e aperta)."

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (3)

da reload reality hacking Leggi tutto
30-11-2004 17:33

blicero
alcuni chiarimenti da reload Leggi tutto
30-11-2004 11:02

daniela
ottimo lavoro come sempre Leggi tutto
22-11-2004 12:14

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