Registrazioni e tutela della privacy

L'esaltazione della logica "Do ut des".



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-07-2006]

Registrazione

In internet è davvero tutto gratis come sembra? Certo i servizi e i siti a pagamento sono tanti, ma l'idea che superato il periodo pioneristico la rete avrebbe finito per somigliare alla "vita reale" dove tutto è a pagamento, è ormai da tempo abbandonata.

Oggi è così possibile navigare ottendendo informazioni, dati, software e appartenere a comunity senza sborsare un soldo e naturalmente in piena legalità. Ma se si esclude la sfera hobbistica di quanti mantengono un piccolo sito in uno spazio gratuito, come si sostengono gli altri? La risposta, croce di molti e delizia di qualcuno, è la pubblicità.

Un'altra idea da tempo abbandonata è che qualunque attività in rete possa essere automaticamente redditizia, grazie al consenso implicito assicurato verso tutto ciò che è online e grazie ai mitizzati contributi pubblicitari.

In realtà anche se l'attenzione di piccole e grandi imprese verso questo media è notevolmente cresciuta nel tempo, ciò che è radicalmente mutato è l'approccio pubblicitario alla rete. Dai semplici banner statici sono stati fatti moltissimi passi in avanti (o indietro, a seconda dei punti di vista) per rendere la pubblicità più visibile e pervasiva, ma soprattutto più mirata.

La possibilità di pubblicizzare un negozio solo a chi risiede in una certa zona, la possibilità di segnalare un prodotto o servizio solo a chi fa una certa professione, la possibilità di conoscere sesso, età e altri dati sensibili è la vera nuova frontiera dell'advertising.

Non si parla del classico spam che propone in maniera indistinta la vendita truffaldina di Rolex o Viagra, ma della creazione di un profilo per ogni consumatore, che possa permettere di indirizzargli una pubblicità personalizzata. Questa è la nuova frontiera verso la quale ci si sta muovendo.

Ciò può apparire estremamente complesso, ma esempi recenti mostrano come basti poco per ottenere informazioni personali, e come siamo pronti a "svendere" i nostri dati sensibili e troppo vulnerabili al social engineering.

Con questa locuzione inglese si indicano l'insieme delle tecniche psicologiche utilizzate per ottenere informazioni da una persona carpendone la buona fede. Per la serie: "Perché fare hacking, quando basta chiedere?". E' appunto domandando questi dati in cambio di qualcosa, che è molto facile ottenerli.

Questo è proprio ciò che succede ogni volta che, per accedere ad un sito, è richiesta una registrazione che va al di là del semplice fornire un nickname, una password e un indirizzo email (di norma necessario per evitare abusi e permettere la validazione della registrazione).

Quindi ogni volta che un sito necessita una registrazione nella quale si richiedano dati che non hanno alcuna plausibile giustificazione, ci si dovrebbe sempre chiedere: "A cosa gli servono?"

Sempre più siti, per concedere i loro servizi, richiedono di fornire dati sensibili in fase di registrazione. Tu come ti regoli?

1) Li concedo senza problemi.

2) Piuttosto, rinuncio al sito.

3) Inserisco dati falsi.

4) Li concedo solo se ho vera necessità dei contenuti del sito e comunque solo se quest'ultimo mi sembra serio.

VOTA e partecipa al dibattito nei Forum dell'Olimpo informatico (nota: è necessaria l'iscrizione)

Se vuoi risolvere i tuoi problemi o semplicemente discutere di violazione della privacy, virus e antivirus, vieni all'Olimpo Informatico, il forum di Zeus News, dove troverai una sezione esclusivamente dedicata a Sicurezza e privacy.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
La NSA non spiava solo i cittadini USA ma anche i governi di Francia, Germania e Italia. Qual è la tua reazione di fronte a questa notizia? (se vuoi dare risposte multiple o commentare ulteriormente, usa il forum)
Sono profondamente indignato: come si sono permessi?
Sono stupito che gli USA siano arrivati a questo punto.
In fondo lo fanno per prevenire gli attentati; quindi li giustifico, almeno parzialmente.
Non mi sorprende. E' da un po' che l'Europa non conta più un tubo.
Accidenti! Avranno ascoltato anche le telefonate con la mia fidanzata/o.
I nostri politici non hanno nulla di più importante di cui preoccuparsi?
Lo so perfino io che i telefoni sono spiati, figuriamoci i terroristi.
Avevano ragione quelli di Zeus News, quando già nel 2001 scrivevano di Echelon.

Mostra i risultati (3121 voti)
Marzo 2023
iPhone 15, addio alle SIM anche in Italia?
Hyundai: i touchscreen nelle auto sono pericolosi
Windows 11, ancora SSD lenti dopo l'ultimo aggiornamento
La IA entra in Gmail e nei Documenti di Google
Samsung beccata a barare sulle foto della Luna
Perché c'è una fotocamera negli scanner dei supermercati?
Il primo datacenter lunare sta per aprire i battenti
Amazon chiude 8 negozi “senza commessi”
Meta inietterà la IA in WhatsApp, Facebook Messenger e Instagram
Febbraio 2023
Intelligenza artificiale: il programmatore pericoloso
SPID a rischio, due mesi per deciderne il futuro
L'UE vara il Portafoglio per l'Identità Digitale
Sfida su TikTok costringe ad aggiornare 8 milioni di auto
Windows 11 è praticamente uno spyware
La verità sul “massiccio attacco hacker” di cui tutti parlano
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 30 marzo


web metrics