Il player di Microsoft non permetterà ai propri utenti di fruire dei file regolarmente acquistati e protetti tramite il programma di DRM PlaysForSure, creato da Microsoft stessa.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-09-2006]
Poco tempo fa Microsoft ha presentato con gran fanfara Zune, vale a dire la nemesi dell'iPod secondo Redmond.
La Electronic Frontier Foundation si è interessata all'aggeggio e ha dato un'occhiata al Fact Sheet disponibile in formato .doc sul sito di Microsoft e ha notato qualcosa di interessante.
A pagina due, nella nota 4, c'è l'elenco dei formati riproducibili da Zune. Si legge: "Il software di Zune può importare file audio in WMA, MP3, AAC non protetti; foto in JPEG; video in WMV, MPEG-4, H.264". Le versioni protette tramite DRM di WMA e WMV, nota la EFF, sono vistosamente assenti.
Se poi di ciò servisse una conferma, si può leggere l'intervista rilasciata da J. Allard, vice presidente corporate di Microsoft, al sito Engadget. In particolare, alla domanda: "Sembra che Zune non sarà compatibile con alcun rivenditore PlaysForSure. Quale influenza ha ciò sugli attuali partner di Microsoft che fanno affidamento su PlaysForSure?", Allard risponde in sostanza che saranno due i percorsi seguiti dai piani dell'azienda: il primo riguarderà Zune e i file che questo potrà riprodurre, una sorta di "all inclusive" rivolto a chi voglia prendere player e musica così come sono, senza questionare su formati e modalità. L'altro riguarderà il programma PlaysForSure per chi invece voglia avere "un'esperienza multimediale fatta a mano e massimizzare la propria scelta" - parole di Allard.
"Alcune persone vanno a prendere i loro PC, il monitor, la stampante, la scheda video e assemblano le cose che hanno scelto. Altre persone vogliono solo un sistema completo, ed è quello che fa Zune ... Sono due soluzioni complementari: non tutti vorranno Zune e non tutti vorranno PlaysForSure". Al di là delle strategie di Redmond, i dubbi della EFF sono confermati: Zune non riprodurrà i file protetti.
Sarebbe fin troppo facile ironizzare su un programma di DRM che non mantiene ciò che il nome promette: PlaysForSure, come a dire SuonaSicuramente. A parte questo, quali alternative restano agli utenti? Riuscire a convertire i propri file in un formato non protetto senza andare contro le norme a protezione del copyright? (Se noi abbiamo le nostre beghe, ricordiamo che negli Stati Uniti è in vigore il Digital Millennium Copyright Act) Oppure ricomprare gli stessi brani che già possiedono? In quest'ultimo caso, bisogna sperare che in un prossimo futuro non si debba affrontare lo stesso problema, nel momento in cui si cambierà hardware o quando i produttori di player decideranno di non supportare più quella particolare forma di DRM: proprio come sta succedendo ora.
Se serviva una conferma riguardo le limitazioni alla libertà di fruizione di contenuti legalmente ottenuti che il DRM porta con sé, eccola servita.
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