Tfr degli italiani, una bufala che si avvera

Negli anni scorsi era circolata in rete una email sul futuro delle liquidazioni. Oggi in parte si avvera.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-10-2006]

TRA BUFALE E GNU': L'uso improprio del TFR come

Negli anni scorsi ha fatto il giro della rete una email, scritta probabilmente, da un gruppo di attivisti dei sindacati Cobas, che annunciava l'intenzione del governo (allora Berlusconi) di requisire o comunque impossessarsi delle liquidazioni, cioè il trattamento di fine rapporto, ossia il denaro che il datore di lavoro, pubblico e privato, deve corrispondere al dipendente quando questi lascia il lavoro per licenziamento, dimissioni o pensionamento, e che corrisponde a circa una mensilità per ogni anno lavorato in quell'azienda.

Allora c'era ancora il governo Berlusconi e non c'era niente, di fatto, che prevedesse il passaggio allo Stato o all'Inps del Tfr, ma solo un accordo tra le parti (cioè aziende, governo e sindacati) che prevedeva che dal 1 gennaio 2007 il Tfr del lavoratore che avesse aderito a un fondo di previdenza complementare o integrativo, costituito da aziende e sindacati a livello aziendale o interaziendale o di territorio, o presso società assicurative private, avrebbe visto la sua quota di liquidazione da maturare (non quella maturata fino a quel momento che restava presso il datore di lavoro) versata automaticamente presso il fondo; se non voleva questo versamento lo doveva dire chiaramente entro i primi sei mesi dell'anno, cioè con il principio del silenzio-assenso (se non vuoi, devi dirlo). Quindi non c'era niente dal punto di vista legislativo che supportasse la paura che lo Stato si prendesse i soldi del Tfr del tutto o in parte.

Cosa succede con la Finanziaria 2007 approvata dal governo e che ora deve essere approvata dal Parlamento? Dal 1 gennaio 2007 il 60% del Tfr dei lavoratori non iscritti a un fondo complementare dovrà essere versato presso un fondo appositamente costituito nell'Inps, cioè l'ente pubblico per la previdenza dei lavoratori privati, e questo senza che il lavoratore possa dire di no.

In questo momento chi si sta battendo contro questa prospettiva sono le organizzazioni degli imprenditori privati, specie piccoli e medi, come Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Confapi e Confagricoltura. Oggi i soldi del Tfr sono in pratica non accantonati ma utilizzati correntemente dal datore di lavoro per la vita dell'azienda: senza queste risorse l'imprenditore dovrà ricorrere alle banche, spesso poco disponibili nei confronti degli imprenditori non grandi.

Gli imprenditori sostengono anche che così il dipendente potrà contare su meno soldi da chiedere in anticipo per costruire o ristrutturare una casa per sé e i figli o per spese mediche gravi, che sono i casi in cui ci si può far anticipare una parte del Tfr senza doversi licenziare. Il governo ribatte che agli imprenditori viene concessa la riduzione del 3% del costo del lavoro e facilitazioni per l'accesso al credito che compensano il prelievo del Tfr.

Questa concentrazione del Tfr presso l'Inps serve a tappare le falle del nostro grave debito pubblico. Anche l'Unione Europea potrebbe ritenere che, comunque, il debito così non si riduce, e quindi i soldi del Tfr non verrano investiti per accumulare profitti e interessi, ma serviranno per pagare stipendi, pensioni, la spesa corrente dello Stato; a un certo punto lo Stato potrebbe essere in difficoltà a restituirli agli italiani, non essendo nemmeno in una situazione simile di difficoltà per il bilancio pubblico, CCT o Bot, cioè titoli di stato con tasso fisso ed esigibili. Quindi non è certo che il Tfr all'Inps poi torni davvero nelle tasche dei dipendenti.

In pratica lo scenario descritto in un'email che fece il giro di milioni di mailbox di lavoratori italiani, generando molte discussioni in rete e fuori, e che sembrava lontano dalla realtà, oggi dventa non una bufala ma qualcosa di concreto, molto concreto.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 53)

.Francesca.
aggiornamento antibufala sul Tfr Leggi tutto
22-11-2010 14:51

:) Leggi tutto
8-7-2007 19:47

intendo dire che dinanzi a 30 anni da venire, alcuni mesi di differenza per una scelta ulteriore non saranno alla fine apprezzabili. In questo modo posso farmi una idea più completa..ci sono stati a disposizione sei mesi è vero. Evidentemente non li ho ritenuti sufficienti. Tieni presente che i fondi aperti (tanto per capirci quelli... Leggi tutto
8-7-2007 17:22

altra cosa fondamentale sul tfr, cui magari uno non pensa. oggi capita spesso di ritrovarsi senza lavoro a 40/50 anni: l'azienda si sposta di sede, ad esempio, e quindi o vai a casa di dio (lasciando famiglia, parenti e amici per trasferirti a chilometri e chilometri di distanza) o finisci cassaintegrato. e se un'azienda fallisce sei col... Leggi tutto
8-7-2007 17:20

io i fogli di adesione per me e per tutti quelli che hanno delegato la scrivente nella compilazione (e orientamento nella scelta) del modello li ho mandati via a gennaio. TENERE IL TFR è fondamentale. (->quindi lasciarlo all'azienda, anche se questa lo dà in gestione allo stato se ha più di 50 dipendenti). se il tfr esiste, ci si... Leggi tutto
8-7-2007 17:11

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quanto sei disposto a pagare per l'acquisto di prodotti per la ''casa intelligente'' nei prossimi 12 mesi?
Fino a 150 euro
Fino a 250 euro
Fino a 500 euro
Fino a 1000 euro
Oltre 1000 euro
Non sono sicuro

Mostra i risultati (1021 voti)
Aprile 2024
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics