Previste pene detentive (fino a tre anni) per i giornalisti che pubblicheranno notizie scandalistiche a sondo sessuale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-03-2007]
Quello che non erano riuscite a fare Tangentopoli e la vicenda Telecom-Tavaroli, c'è riuscita Vallettopoli, la storia squallida di ricatti a base di fotografie a sfondo sessuale, messa su da un paparazzo, con intercettazioni finite sui giornali che rigurdano l'uomo più vicino a Prodi e la figlia minore di Berlusconi, mettendo così d'accordo destra e sinistra.
Il Garante per la privacy emana una direttiva che sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale che stabilisce: "E' vietata con effetto immediato la diffusione di notizie che non hanno interesse pubblico, che non sono essenziali, o che attengono a particolari della vita privata in merito alla sfera sessuale".
Chi viola la norma può essere punito con il carcere fino a tre anni: questo avviene in tempi in cui la stessa diffamazione viene depenalizzata e così altri reati di opinione. Dovranno chiudere i siti basati sul gossip spinto, come per esempio il celeberrimo Dagospia?
Quindi il porno sarà solo quello sul digitale terrestre e satellitare, sul telefonino e on line. Dopo tanto sesso esibito, vantato e chiaccherato (ma quanto praticato?) un'ondata di moralismo dilaga nel Paese?
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