ICANN vs New.net: è piena bagarre

Acceso scambio di battute tra l'organismo internazionale per la gestione dei nomi e dominio in Internet e la nuova startup che offre estensioni di dominio a pioggia.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-05-2001]

Ad Aprile di quest'anno la giovane startup New.net si era imposta all'attenzione della rete per aver iniziato ad offrire la registrazione di nomi a dominio con suffissi dei più disparati e soprattutto ben diversi da quelli ammessi ed internazionalmente riconosciuti dall'Icann. L'Internet Corporation for Assigned Names and Numbers non aveva tuttavia preso troppo in considerazione l'iniziativa, in quanto la reputava una delle tante trovate di società della net economy, destinata a scomparire in fretta, tanto più che le nuove estensioni non venivano supportate direttamente dai browser, ma occorreva installare un apposito plug-in.

Recentemente tuttavia l'attenzione di Icann nei confronti di New.net si è decisamente e bellicosamente risvelgiata portando l'organismo internazionale a pronunciare forti accuse contro l'operato di New.net, che a detta dei custodi ufficiali dei nomi a dominio, sarebbe irresponsabile e illusorio generatore di false aspettative. Secondo i vertici di Icann infatti, offrire in questo modo nuovi nomi a dominio pur permettendo la personalizzazione del proprio sito in modo molto spinto (tra i nuovi suffissi proposti da New.net c'è ad esempio .sport, .kids, .xxx, .inc) non fornirebbe agli utenti il necessario grado di affidabilità e certezza di mantenimento per il futuro del proprio nome a dominio e rischia quindi di gettare nel caos la futura gestione della rete. Inoltre la necessità di un plug-in per permettere al browser di riconoscere i nuovi suffissi rende il sistema estremamente limitante in termini di accessibilità da parte degli utenti.

New.net per parte sua risponde che è l'Icann ad avere un comportamento irresponsabile, ritardando all'inverosimile l'autorizzazione all'uso di nuovi suffissi universalmente riconosciuti. L'economia, specie quella legata alla rete, si muove velocemente e pertanto le esigenze delle imprese sono sempre più articolate e complesse, così come quelle di clienti e utenti dei servizi da loro offerti. Pertanto si rende necessario ampliare l'offerta di estensioni a dominio in modo anche da consentire una riduzione del contenzioso legato al rapporto tra nomi a dominio e marchi.

Icann non incassa il colpo e replica un'ultima volta difendendo a spada tratta il proprio convincimento a favore di una logica "wait and see": ovvero introduciamo prima pochi nuovi suffissi e vediamo come ne funziona la gestione, quindi decidiamo il da farsi per l'eventuale introduzione di altri nomi a dominio, ma sempre in modo controllato e non indiscriminato e selvaggio.

La bagarre è appena cominciata come vedete, ma i toni sono già abbastanza accesi ed i due contendenti sembrano avere entrambi ottime carte da giocare: se Icann può vantare un ruolo istituzionale universalmente riconosciuto, dall'altro lato New.net può farsi forte dei suoi numerosi utenti e della sempre maggior diffusione del supporto per i suoi nuovi suffissi a dominio nei browser degli utenti della rete.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
A quali condizioni lavoreresti da casa anziché in ufficio?
Accetterei uno stipendio inferiore perché risparmierei sui trasporti e in tempo.
Vorrei uno stipendio maggiore perché l'azienda risparmierebbe su locali, strumenti, sicurezza.
Allo stesso stipendio.
Non rinuncerei al lavoro in ufficio per nulla al mondo.

Mostra i risultati (2765 voti)
Dicembre 2025
Migliaia di aerei A320 a terra. Perché è una buona notizia
Arduino passa a Qualcomm: la comunità hacker esplode di malcontento
Piracy Shield, i provider italiani presentano il conto: 10 milioni di euro l'anno
Il Digital Omnibus è una resa dell'Unione Europea?
Novembre 2025
MediaWorld vende iPad a 15 euro per errore, adesso li vuole tutti indietro
Riscaldano casa con un datacenter in giardino: giù i costi delle bollette
I Baschi Grigi della Cybersicurezza
Telemarketing aggressivo, operativo il filtro che impedisce lo spoofing dei numeri mobili
Cloudflare in tilt. Migliaia di siti irraggiungibili, servizi bloccati in tutto il mondo
E se Internet sparisse?
Windows diventerà un Agentic OS. Microsoft entusiasta, gli utenti temono guai
Database con dati personali di 3,8 milioni di italiani pubblicato nel dark web
I crescenti segni dell'esplosione
WhatsApp apre le porte a Telegram, Signal e altri servizi: inizia l'era delle chat cross-app
Con Gemini Google Maps ti parla davvero: indicazioni vocali, punti di riferimento e AI
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 5 dicembre


web metrics