In molti si chiedono il perché di una mossa a sorpresa come l'apertura del sito Open Source at Microsoft.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-07-2007]
Non molto tempo fa, Microsoft era stata accusata senza mezzi termini da Sun di esercitare una vera e propria azione terroristica nei confronti del software libero mediante le ricorrenti minacce di trascinare in tribunale per violazioni (presunte) di brevetti le software house che non sottoscrivono rapporti di collaborazione.
Ora sembrerebbe che i responsabili commerciali di Redmond abbiano in animo di cambiare completamente tattica.
Fatto sta che il responsabile della strategia commerciale Bill Hilf, in occasione dell'apertura del Open Source Convention che si è tenuta dal 23 al 27 luglio a Portland nell'Oregon, ha comunicato che Microsoft ha in corso l'apertura di un sito, raggiungibile dal suo portale internazionale, con l'intento di mettere in comunicazione collaborativa il software libero con le risorse del software proprietario.
Open Source at Microsoft, questo il nome del sito, dovrebbe affiancare altre offerte collaborative già esistenti, che sembrano messe lì apposta per garantire al padrone di casa un'occhiata tanto invasiva quanto interessata su quel che bolle in pentola nell'altrui open source e per avvantaggiare le realizzazioni sviluppate nei superprotetti laboratori di casa propria.
Se si tratti invece dell'antica tecnica del bastone e della carota, è ancora troppo presto per dirlo; del resto, la generica offerta di "poter utilizzare tecnologie proprietarie perché sia possibile addivenire a un successo condiviso" nulla svela sulle future tattiche del gigante americano.
Ma se bisogna trarre insegnamento dal passato, l'inutile contenzioso che ha rischiato di travolgere Sun sta lì a ricordare che Microsoft è una macchina per far soldi di livello planetario e che nel realizzare i propri intenti non si farà certo distrarre da quisquilie di tipo etico.
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