Con la nuova normativa sulle cause collettive, anche i Comuni e le associazioni imprenditoriali potranno chiedere i danni per i guasti che si protraggono da troppo tempo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-01-2008]
Fra tre mesi entra in vigore anche in Italia la normativa sulla "class action" per i consumatori, da anni in vigore in molti Paesi europei e negli Usa: è la possibilità, finalmente, per i clienti di prodotti e servizi di far causa collettivamente per tutelare i propri diritti.
Finora, al contrario, anche in caso di disservizi collettivi, si può fare causa solo individualmente, per cui ogni utente-cliente deve farsi carico di una causa individuale, con meno forza, più spese e tempi lunghi a causa dell'ingolfamento delle cause. Fino all'ultimo, la Confindustria ha cercato di bloccare l'avvento di questa norma di civiltà ma tra poco sarà comunque legge.
Uno degli utilizzi più frequenti che si prospetta per la "class action" sarà, probabilmente, quello contro Telecom Italia nel caso di guasti della linea telefonica e dell'Adsl che si protraggono per troppi giorni, oltre le 48 ore previste dalla Carta dei servizi, e che non coinvolgono solo qualche singolo utente ma intere frazioni, quartieri e paesi, soprattutto in zone montuose e periferiche.
Finora, perfino al Comune o al Consiglio di quartiere era preclusa la possibilità di una causa collettiva, a nome di tutti gli abbonati, per chiedere il risarcimento del danno a privati e ad attività economiche, industriali, artigianali, commerciali.
Adesso questa possibilità potrà essere fatta valere anche in caso di gravi ritardi nel collegare nuovi edifici al servizio telefonico, o per la stessa copertura dell'Adsl nel caso tardasse troppo ad arrivare, discriminando così tra utenti che pagano lo stesso canone e hanno gli stessi diritti.
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