La messa in mobilità di 5.000 dipendenti Telecom Italia non potrà avere solo soluzioni morbide e indolori come è accaduto in passato.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-07-2008]
Telecom Italia ha accettato di aprire un confronto con i sindacati del settore sulle prospettive dell'azienda che dovrebbe essere propedeutico al tavolo di trattativa sulla messa in mobilità di 5.000 dipendenti già richiesta da Telecom Italia con tabelle precise che indicano le eccedenze ripartite per servizio e provincia.
Gli incontri sul futuro aziendale sono necessari per capire in maniera chiara e inequivocabile se i 5.000 esuberi (legati secondo il management alla fusione tra Tim e Telecom Italia) sono gli unici e ultimi oppure se già nel prossimo anno potrebbero esserci nuove dichiarazioni di eccedenze.
Su questo, per ora, Telecom Italia tende a tenersi le mani libere: da una parte sostiene che si tratta di discutere solo di questi 5.000 esuberi, dall'altra però finora non ha voluto sottoscrivere un impegno che non ci saranno brutte sorprese dopo.
Per raggiungere il target dei 5.000 lavoratori si taglieranno probabilmente molti lavoratori delle sedi periferiche, che spesso lavorano in sedi non più di proprietà Telecom Italia perché vendute.
Per questi lavoratori l'alternativa sarà tra un trasferimento a centinaia di chilometri di distanza e il rassegnare le dimissioni, anche se lontani dalla pensione, come è già accaduto nelle precedenti ristrutturazioni.
Con questa operazione infatti Telecom tenderà a concentrarsi unicamente nei capoluoghi di regione, processo iniziato anni fa e oggi, dopo essere stato perseguito con determinazione, gunto al suo termine.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
ili07