La donna aveva con sé lo schizzo di un Suv (che vedete nell'immagine) che forse violava qualche copyright. Trattenuta per ore.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-10-2008]
Non c'è bisogno di essere un hacker famoso per insospettire i solerti agenti di frontiera americani, di questi tempi: basta mettersi a disegnare cose proibite.
Jerilea Zempel, artista e professoressa della Fordham University, stava tornando in auto dal Canada negli Stati Uniti quando è stata fermata dalla polizia.
Già il passaporto era sospetto: negli ultimi nove anni la Zempel era stata in Africa, Australia, America centrale e meridionale, Turchia ed Europa. Di fronte a tanti spostamenti, gli agenti non hanno potuto che trattenerla per investigare più a fondo.
All'interno dell'album c'era infatti lo schizzo di un Suv; la presenza di un disegno di quel tipo ha immediatamente fatto capire la situazione agli attenti poliziotti, che a bruciapelo le hanno domandato: "Che cosa stava facendo in Canada? Noi pensiamo che sia coinvolta in qualche violazione di copyright".
A questo punto la Zempel ha cercato di spiegare di essere un'artista, senza peraltro riuscire a convincere chi l'aveva in custodia: gli agenti di frontiera devono avere un senso dell'arte tutto loro. Solo una ricerca sul sito web dell'Università, dove sono stati trovati i suoi dati, è riuscita a dipanare i dubbi.
Una volta appurata l'identità della professoressa, tutti i sospetti sono caduti: "Bentornata negli Stati Uniti" è stato tutto quello che ha ottenuto.
Pare che alle frontiere americane non abbiano ancora recepito la legge approvata dal Senato che richiede la presenza di un ragionevole sospetto per poter procedere a perquisizioni come quelle subite da Jerilea Zempel e Kevin Mitnick, che con sé avevano soltanto il materiale che usano per lavorare.
La presenza dello schizzo - nonché dell'uncinetto - si spiega infatti facendo riferimento all'ultima opera della Zentel, un Suv coperto da una trama lavorata all'uncinetto che vuole simboleggiare la dipendenza dell'America dal petrolio e l'amore che hanno gli americani per i grossi veicoli.
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