Il social network di Rupert Murdoch ha cancellato i profili di chi è stato condannato per reati sessuali, che però potrebbero essere molti di più.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-02-2009]
Nel maggio del 2007, su pressione dei procuratori generali di alcuni stati (tra cui Richard Blumenthal del Connecticut e Roy Cooper del North Carolina), MySpace chiese alla Sentinel Safe Tech Holdings Corp di creare un database nazionale di predatori sessuali.
Alcuni adolescenti, utenti del social network, erano stati sequestrati da dei molestatori che avevano conosciuto proprio tramite MySpace: di qui la preoccupazione delle autorità e la decisione di prendere provvedimenti.
In quasi due anni di lavoro, incrociando i dati del database creato da Sentinel con quelli del database degli utenti di Myspace, 90.000 persone condannate per reati sessuali sono state identificate e bandite per sempre dal social network di Murdoch.
Il problema non è circoscritto a MySpace: anche Facebook conterebbe la presenza di personaggi poco raccomandabili, aggravata dal fatto che ancora non esistono sistemi automatici per identificarli come quello utilizzato dal concorrente. La società di Zuckerberg ha però fatto sapere che sta lavorando in questa direzione.
Inoltre, a garantire un minimo gli utenti di Facebook c'è anche il fatto che la maggior parte degli utenti si registra con il proprio nome e cognome reali (ed è dunque più facile da identificare), mentre coloro che usano un nickname sono relativamente pochi per questo più facili da "controllare".
Desta invece più preoccupazione il social network Netlog che, pur essendo meno frequentato rispetto ai due colossi, riscuote un certo successo anche in Italia proprio tra i minorenni, addirittura tra gli studenti delle scuole medie.
Il procuratore Blumenthal è categorico: "Dovremmo impedire che i social network diventino un parco giochi per i predatori sessuali".
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