Facebook e la privacy, le scuse ufficiali di Zuckerberg

Il creatore di Facebook si scusa per gli errori commessi. Promessi cambiamenti sostanziali. Gli utenti potranno davvero controllare la propria privacy.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-05-2010]

Zuckerberg Facebook scuse privacy

Lo spettacolo sembra un po' quello già visto in passato: Facebook commette un grosso errore pensando che ai propri utenti la privacy non interessi, questi protestano, segue un momento di incertezza e poi il social network torna sui propri passi.

Stavolta però il tutto è avvenuto molto più in grande stile. Prima i Garanti europei per la privacy - e i membri del Congresso Usa - hanno protestato contro Facebook.

Poi gli utenti, resisi conto che il social network non ha alcun rispetto per la loro riservatezza, si sono arrabbiati al punto da indire un Quit Facebook Day - tuttora fissato per il prossimo 31 maggio - ossia un giorno in cui abbandonare in massa la creatura di Mark Zuckerberg.

Infine, l'ultimo (per ora) atto vede protagonista proprio lui, il fondatore di Facebook, che non tramite il solito post sul blog ma con una lettera aperta pubblicata sul Washington Post chiede ufficialmente scusa a tutti. E spera di non essere abbandonato, proprio adesso che stava iniziando a capire come far guadagnare soldi a palate.

"Abbiamo sbagliato" ammette Mark Zuckerberg senza mezzi termini. "La più grande lezione che abbiamo imparato negli ultimi tempi è il fatto che la gente vuole più controllo sulle proprie informazioni".

"Per spiegarla in maniera semplice, molti di voi hanno pensato che i nostri controlli fossero troppo complicati"; una complicazione, spiega ancora Zuckerberg, nata però in buona fede: "la nostra intenzione era darvi molti mezzi di controllo granulare; ma forse non è quello che volevate".

Così Facebook si prepara a cambiare ancora una volta: il suo fondatore promette che, nelle prossime settimane, le impostazioni per la gestione della privacy saranno molto più semplici di quelle attuali. C'è anche da augurarsi che soddisfino le richieste di chi vorrebbe che la condivisione non sia abilitata di default, ma che al contario ogni informazione vada condivisa esplicitamente.

Con questa mossa Zuckerberg spera probabilmente di aver fermato gli utenti che si preparavano ad andarsene, chiedendo loro di concedere almeno il beneficio del dubbio e di restare finché le nuove impostazioni saranno operative.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 7)

{free4ever}
Mi son sempre rifiutato di iscrivermi a FB e per questo sono stato deriso come retrogrado da gente che non sa cosa significhi la sigla WWW. Ora sono nel brodo che si sono preparati ed io navigo in serenità.
29-5-2010 22:21

Per certi versi hai ragione ma, a parte il fatto che è illegale senza il preventivo consenso dell'interessato, si potrebbe fare (e si fa) ovunque sul web: forum, blog... Per non parlare del reale, dove io posso mostrare a chiunque mi garbi le foto fatte con te in gita, e senza che sia neppure illegale... ;-) Leggi tutto
25-5-2010 13:58

io me ne sono andato, ma il problema in questo caso può anche essere che vista la politica di farsi "amici" e vista la possibilità di "taggare" qualcuno, io potrei mettere una foto dove io e te siamo insieme e te stai in un qualche atteggiamento che non vuoi far vedere, poi taggo la foto e tutti la vedono. il... Leggi tutto
25-5-2010 10:25

Dopo aver visto Videocracy penso proprio che alla maggior parte, almeno degli italiani, la privacy non interessi proprio!... ps: un bel film documentario, con un collage di interviste vere che viste tutte insieme nella sequenza narrativa fa impressione anche se i concetti sono noti!
25-5-2010 06:52

{Nicola}
Polli sì, ma volontari! Leggi tutto
25-5-2010 02:12

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