L'FBI ha chiuso (di nuovo) il cosiddetto ''Amazon della droga''.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-11-2014]
Un anno fa un raid dell'FBI aveva posto fine alle attività di Silk Road, il cosiddetto "Amazon della droga" che costituiva il più grande sito di e-commerce del Web invisibile.
Poco dopo, però, Silk Road è rinato e ha continuato a prosperare sino allo scorso 6 novembre, quando un nuovo intervento dell'FBI ha posto fine alla sua esistenza.
Il primo Silk Road era gestito da Ross William Ulbricht, che in Rete si faceva chiamare Dread Pirate Roberts, arrestato nel corso dell'operazione del 2013. Lo stesso nick è stato usato da chi ha ricostituito la piattaforma, ma presto il controllo è passato a Defcon, pseudonimo dietro al quale si nascondeva Blake Benthall.
Oggi come nel 2013, la caduta di Silk Road si deve alla mancanza di attenzione del suo amministratore: pare che Defcon si sia reso colpevole di diverse leggerezze nel gestire il sito, tra cui l'utilizzo di una casella email personale.
Inoltre, pare che il merito del successo dell'operazione vada a un agente infiltrato all'interno della piattaforma sin dalla sua rinascita: questi avrebbe avuto accesso agli strumenti di amministrazione di Silk Road, riuscendo in tal modo a ottenere facilmente le informazioni che hanno portato alla chiusura.
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Secondo il comunicato ufficiale dell'FBI, Silk Road aveva un giro d'affari mensile pari a 8 milioni di dollari e circa 150.000 utenti attivi; a generare un tale traffico erano oltre 13.000 annunci relativi a sostanze illegali e servizi per ottenere documenti falsi e software per violare sistemi informatici.
Insieme a Silk Road sono stati sequestrati altri 400 siti del Deep Web, accessibili unicamente tramite TOR e tutti caduti nella rete tesa dall'FBI con l'operazione Onymous, che ha portato complessivamente a 17 arresti.
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