La nuova versione degli indirizzi Internet comincia a prendere piede e viene adottata dai nameserver principali, prima che gli indirizzi IPv4 finiscano.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-02-2008]
Sempre annunciata come imminente ma apparentemente sempre appena fuori portata, l'adozione della versione 6 dell'Internet Protocol (familarmente nota come IPv6) inizia ora a muovere i primi passi importanti.
L'Icann (l'ente preposto tra le altre cose alla gestione dei domini di primo livello o Tld, quali i vari .it o .com) ha aggiunto a sei delle tredici reti gestite dai root nameserver (quelle identificate dalle lettere A, F, H, J, K, M) gli indirizzi IPv6.
Il passo è importante perché finora chi già utilizzava IPv6 doveva comunque mantenere anche IPv4 per poter usare i Dns, cioè il sistema dei risoluzione dei nomi che converte gli inidirizzi mnemonici (per esempio www.zeusnews.com) in numerici e viceversa.
IPv6, invece, estendendo lo spazio di indirizzamento da 32 a 128 bit, permetterà di poter utilizzare un numero pressoché infinito di indirizzi: a quel punto a ogni dispositivo, qualcuno dice a ogni individuo, potrà esserne assegnato uno e realizzare la connessione permanente e universale alla Rete.
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