Una donna è stata arrestata per aver inviato un "poke" a un'amica: rischia un anno di prigione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-11-2009]
Inviare un poke su Facebook può costare caro, specie se la persona a cui lo si invia non ci vuole intorno e perciò ha richiesto un'ordinanza restrittiva nei nostri confronti.
È questa in sintesi la situazione di Shannon D. Jackson, trentaseienne americana per l'appunto colpita da un'ordinanza del tribunale che le vietava di contattare un'ex amica, Dana M. Hannah tramite "telefono o attraverso qualsiasi altro strumento, fino a nuovo avviso".
Quando Shannon ha inviato un poke a Dana (ancora "amica", almeno per Facebook), questa ha chiamato le forze dell'ordine che hanno ravvisato una violazione di quanto imposto dal tribunale: un poke, almeno per il giudice che ha trattato il caso, equivale dunque a una comunicazione.
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